
Giulio Tremonti a Catania incontra gli studenti di Economia
Si è svolto a Catania presso l’aula magna del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania l’incontro formativo di docenti e studenti con il Prof. Giulio Tremonti.
L’occasione è stata la presentazione del suo libro “Le tre profezie, appunti per il futuro”
Originario di Sondrio, Tremonti insegna dal 1974 presso le Facoltà di giurisprudenza delle Università di Macerata, Parma, Pavia.
È membro del Parlamento italiano dal 1994. Attualmente è Senatore della Repubblica e membro della Commissione Affari Esteri.
Giulio Tremonti è stato Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro delle Finanze, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Vicepresidente della Camera dei Deputati.
Ad aprire l’incontro è stato il Magnifico Rettore dell’Università di Catania, professor Francesco Basile e il Direttore del Dipartimento di Economia e Impresa, professor Roberto Cellini.
Interessante è stato il dibattito con gli studenti, durante il quale il relatore ha chiarito alcuni concetti riguardo alle “tre profezie”.
Nella prima profezia l’autore afferma che il regno è fallito, e chiarisce nel dibattito affermando che quando la politica parla di un’Europa che offre più sicurezza, un esercito comune, questo viene apprezzato dalla popolazione, se invece si parla dell’Unione bancaria nessuno comprende bene cosa voglia dire.
Per la seconda profezia l’autore fa ricorso a Giacomo Leopardi che illustra la fine della globalizzazione e la crisi dell’Europa, nel dibattito chiarisce perché questo avviene: il trattato di Roma venne firmato settant’anni fa da persone che uscivano dalla guerra e avevano voglia di cambiamento. Oggi, afferma Tremonti, i politici europei sembrano degli “scappati di casa”.
La terza profezia è quella di Marx che, nel 1848, pubblica con Engels il “Manifesto del Partito Comunista”, continuando l’autore chiarisce nel dibattito riferendosi ai poteri forti, essi non sono più forti come una volta perché gli italiani votano e voteranno secondo coscienza, e infine si dichiara positivo e ottimista