
Il Vescovo di Catania in preghiera davanti alla Vergine e Martire Agata.
Storicamente, nei momenti belli ma sopratutto nei momenti di difficoltà la comunità etnea si è affidata alla protezione della sua concittadina e Patrona, Sant’Agata.
In particolare si ricorda che nel 1576 la peste si diffuse poco lontano da Catania, il senato cittadino decise di ricorrere all’intercessione di S. Agata e fece portare in processione le sacre reliquie fino all’ospedale dove erano ricoverati gli appestati che guarirono e non vi fu nessun nuovo contagio.
Analogamente nel 1743 un’altra epidemia di peste stava per diffondersi da Messina a Catania.
Le reliquie vennero portate in processione e la peste cessò.
In ricordo di tale avvenimento in Piazza dei Martiri venne eretta una colonna romana (proveniente dal Teatro romano) sormontata da una effigie di Sant’Agata che schiaccia la testa di un mostro, simbolo della peste.
Si ricorda anche come nel 1886 il velo della Vergine e Martire Agata venne portato in processione a Nicolosi dal Vescovo del tempo, Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, oggi beato, per fermare la colata lavica che minacciava la cittadina. In seguito a ciò Nicolosi venne salvata.
Anche oggi il Vescovo, Mons. Salvatore Gristina si è recato in Cattedrale nella cappella di Sant’Agata per pregare il Signore per intercessione della Vergine e Martire Catanese per ottenere la protezione della città e della Diocesi.
Il momento di preghiera è stato trasmesso in diretta sul sito internet della Diocesi e sui social.
Di seguito il testo della preghiera:
“O Dio nostro Padre, anche quest’anno Tu ci dai il tempo favorevole della Quaresima per crescere nella conoscenza del Figlio tuo Gesù e nell’impegno a diventare sempre più suoi veri discepoli. Per accogliere bene questo dono, Tu ci offri anche la testimonianza di Agata, nostra sorella nella fede, che conobbe Gesù e si innamorò di Lui fino a farGli dono della sua giovane esistenza.
Per questo non ci stanchiamo di ammirarla sempre, soprattutto nei giorni della sua festa a febbraio. A lei, nostra concittadina, ci stringiamo anche il 17 agosto, memoria della traslazione delle sue reliquie a Catania, e ringraziamo Te, Signore Dio, per aver conservato alla nostra venerazione il suo corpo.
E così lei, dalla sua “cammaredda”, veglia sulla nostra Città e sui devoti ovunque essi si trovino. Per questo, o Padre, Tu ci permetti di rivolgerci direttamente a Lei, ad Agata nostra Patrona, con particolare fervore in questa circostanza del coronavirus che tanto ci affligge e ci preoccupa.
O amata nostra Sant’Agata, tu che hai sperimentato l’assistenza del Signore durante le sofferenze del martirio, ottienici abbondanza di fede e di speranza per poter pregare in questi giorni Gesù Buon Pastore con le parole del Salmo “Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me” (23,4).
Ti invochiamo per le nostre famiglie, le persone anziane, i bambini e i giovani della nostra Città e del territorio che tante volte hanno sperimentato il tuo potente patrocinio.
Aiutaci a stare vicini, anche con i mezzi di comunicazione, a tutti e particolarmente alle persone che soffrono per la solitudine o che si sentono abbandonate. Assisti coloro che coraggiosamente e generosamente stanno accanto alla persone colpite dal virus, svolgendo l’attività di medici, infermieri, operatori sanitari. Rendi perseveranti i volontari che li collaborano e fiduciosi i ricercatori di adeguate soluzioni mediche. Rendi prezioso il loro servizio anche con la cessazione del nefasto contagio e la completa guarigione delle persone già colpite.
Veglia, o nostra Sant’Agata, sulle persone che sono impegnate a svolgere attività necessarie anche in questo tempo e conforta quelle che attualmente si trovano nelle carceri. Ottieni saggezza e lungimiranza per coloro che ci governano con la responsabilità di decisioni per tutta la comunità civile e per coloro che hanno particolari compiti per la promozione del bene comune e per la tutela dell’ordine pubblico, come pure per la salvaguardia del lavoro e delle varie attività economiche.
Fa’ che tutti noi ci mostriamo cittadini premurosi e attenti osservando anzitutto le indicazioni e le prescrizioni che ci vengono date dalle competenti Autorità. E certamente ci ascolterai, o Santa nostra Patrona, anche nella preghiera che facciamo per il nostro Papa Francesco, il nostro vescovo Salvatore, i nostri cari sacerdoti, i diaconi, gli operatori pastorali e le persone consacrate, soprattutto coloro che svolgono il ministero negli ospedali, affinché trasmettano a tutti consolazione, fiducia e coraggio.
O Padre celeste, accogli nel tuo regno le sorelle e i fratelli defunti e concedi a tutti noi che stiamo vivendo giorni difficili, la luce radiosa del Signore Risorto. Lo Spirito Santo ci renda saggi e sapienti affinché valorizziamo gli insegnamenti che ci stanno dando le presenti difficoltà e diventiamo tutti più attenti a migliorare la nostra condotta personale, le nostre relazioni con gli altri e a curare maggiormente l’ambiente, la casa comune dove viviamo ed operiamo.
Accogli, o Padre, queste preghiere ed esaudisci anche i buoni desideri che Tu leggi nel nostro cuore. Tutto affidiamo a Te per l’intercessione della Vergine Santissima, di San Giuseppe, di Sant’Agata, dei nostri Santi Patroni e del Beato Card. Dusmet e per la mediazione di Cristo Tuo Figlio che con Te e lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Catania, 21 marzo 2020 + Salvatore Gristina