Accoglienza e fraternità all’Istituto Leonardo Sciascia di Misterbianco
Diciassette studenti della 5H rispondono alle difficoltà attuali
Come corsi e ricorsi storici dimostrano, (La Spagnola ne è un esempio) è ritornato, sulla nostra via, un nemico agguerrito che deturpa il nostro sorriso soffocato da una “maschera” che spegne ogni impulso fisico e affettivo.
Ci ha colto d’improvviso, il Covid-19, come un terremoto che, senza pietà, recide vite e sogni. Semina dolore e disorientamento.
Come si risponde al buio dei nostri giorni? Quali armi si imbracciano? Quale scopo si può perseguire?
La maestra, in punta di piedi, lo chiede ai suoi alunni e, tra occhielli, titoli, sommari e catenacci, iniziano il viaggio, dentro la notizia.
I diciassette guerrieri della 5H, non si lasciano intimidire e la maestra, impietosa, continua a trainarli tra cronache, agenzie di notizie e settori giornalistici; tra articoli, ricerche, confronti e riflessioni.
Abbiamo attraversato, nel possibile, l’attualità della nostra terra, della nostra nazione e del mondo.
Abbiamo iniziato a interpretare la notizia, a scrivere brevi opinioni, ad essere più autonomi nel pensiero.
Reggono il colpo e la maestra, ostinata, li accompagna, con la fantasia, dentro un bosco di notte dove la via sembra apparentemente perduta e la paura imprigiona, spesso, la speranza e la gioia.
Si guardano interdetti ma interessati. Qualche giorno di confronto e di riflessioni e sono pronti per l’avventuroso percorso.
«Maestra, ma come si attraversa un bosco di notte?»
«Se ricordate, abbiamo studiato la luna e le stelle».
Intuiscono perfettamente che, in nessuna situazione, anche la più tragica, il buio é totale e definitivo.
Non c’è buio imbattibile, se sai cogliere l’opportunità, anche nel peggiore degli eventi.
«Cosa provate in questo momento della vostra vita?»
«Rinunce, paure e distacco da chi vogliamo bene».
«Proviamo a vedere, invece, dove ci possono condurre la luna e le stelle».
Mi guardano stupiti ma, per comunanza di idee, a distanza, formano tre gruppi e scrivono le loro impressioni.
Primo gruppo
«La nostra classe è formata da studenti di tre classi diverse, da compagni nuovi e da un’altra maestra».
«Abbiamo sofferto per il distacco e, con i nuovi compagni, siamo stati, intolleranti e qualche volta aggressivi; ma da quando manca un nostro compagno, perché l’estraneo è entrato a casa sua, siamo tristi perché non è con noi».
«Per colpa del virus ci hanno divisi e noi rifiutavamo la situazione ma la malinconia del nostro compagno ci sta unendo».
«Da quel momento, stiamo imparando ad accettarci, a stare bene insieme e a sorriderci».
Abbiamo percorso la prima parte del bosco e il sole inizia il suo ingresso sul mondo.
Secondo gruppo
«Maestra, abbiamo visto il telegiornale: tante persone sono negli ospedali e altre sono in cielo, tante persone sono sole e tante hanno perso il lavoro. E poi abbiamo visto anche tante persone che aiutano i sofferenti. Noi ci abbiamo pensato e vogliamo essere come una catena d’amore e di gioia che inizia dalla nostra famiglia e anche con i nonni, gli zii e i cugini: con gli amici, con i compagni e con i vicini di casa. Ma anche con i poveri e i vecchietti che hanno paura, ogni essere vivente ha bisogno di rispetto e di amore».
«Ma se formiamo una catena saremo più forti e meno tristi perché se NOI saremo gli ALTRI, il mondo potrà diventare più luminoso».
Siamo quasi fuori dal bosco e fratello sole sostituisce sorella luna
Terzo gruppo
«È tornato il nostro compagno e abbiamo addobbato, per il Natale, la nostra classe che è calda come la nostra casa. È bello quando, dalla nostra grande finestra, entra il sole, come quando è ritornato il nostro compagno. Ora ci aiutiamo perché abbiamo imparato che, proprio nei momenti più difficili, abbiamo la possibilità di capire e di crescere».
«Pensiamo che anche la natura è triste, come il mare che inquiniamo con la spazzatura e la plastica; come i boschi che sono nudi perché i loro vestiti, per i soldi, li hanno rubati, o perché li fanno piangere quando li sporcano o quando li bruciano».
«Questo è veramente il buio, maestra, perché vuol dire che l’uomo non ha amore per la vita».
Siamo fuori dal bosco. Raggi spendenti illuminano la loro mente e il loro cuore.
«Chi? Io e gli altri. Cosa? La fraternità. Quando? Sempre. Dove? In tutto il mondo. Perché? Per imparare ad Amare».
BUON NATALE A TUTTO IL MONDO!
Ai bambini della 5 H.
A tutti i bambini del mondo.
Come sono piccoli, irrequieti e svogliati.
Come sono immensi nei sacrifici e nei sogni.
Come sono unici i bambini.
Gli unici che abbracciano l’Eterno
senza timore, senza pretese, senza dolore.
Cronisti per passione, per gioco
Incantati…. Meravigliati
Cronisti nel cuore e nell’anima
che riconoscono senza saperlo
l’unica via possibile.
L’unica verità infallibile.
L’Amore
(Autore – Danila Intelisano)