
A Misterbianco la benedizione dello spadino di Andrea Domenico Murabito
Nel corso della celebrazione della santa messa in occasione del Natale, nella Chiesa parrocchiale “S. Maria delle Grazie” in Misterbianco si è svolta la “Benedizione dello spadino” dell’allievo ufficiale della Guardia di Finanza Andrea Domenico Murabito, giovane Misterbianchese appena diciannovenne, che dopo aver conseguito con lode la maturità linguistica, è stato ammesso all’Accademia della Guardia di Finanza con sede a Bergamo.
La “Benedizione dello spadino” è una delle più antiche e solenni tradizioni dei giovani allievi delle scuole militari; la tradizione dell’accademia militare vuole infatti che il 25 dicembre, durante la celebrazione del Santo Natale, si svolga la cerimonia della “Benedizione dell’allievo” che porta con sé lo spadino.
L’Allievo Ufficiale che ha deciso di mettere la sua vita al servizio della Patria, chiede al parroco della comunità di origine di benedire gli inizi del suo percorso formativo.
Egli consacra così, davanti a Dio, la fedeltà ai valori ed ai principi che ispirano la sua scelta.
La Funzione, presieduta dal parroco Sac. Giovanni Condorelli, con la presenza del vice parroco Sac. Andrea Pellegrino, è stata un momento di festa per tutta la comunità di Misterbianco che ha potuto partecipare a questo bellissimo e sacro rito.
Il Parroco, Sac. Giovanni Condorelli durante l’omelia ha sottolineato l’impegno del giovane Andrea Domenico che ha scelto di servire con gioia, amore e spirito di dedizione la Patria.
Presente alla cerimonia, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale l’assessore Antonio Licciardello.
Lo spadino ha origine da un’antica tradizione marinara: era un’arma corta impiegata dai giovani ufficiali che, a bordo delle unità navali, non potevano svolgere agilmente il loro servizio utilizzando la lunga sciabola tipica della fanteria; per essi, perciò, fu creata un’arma più corta (della misura di una daga ma con lama più snella, di dimensioni maggiori rispetto all’attuale spadino). Nel prosieguo dei tempi lo spadino divenne sinonimo di “giovane” o “allievo” ufficiale diffondendosi come tradizione anche tra le altre Armi.
Nel corso del rito, dopo la lettura della preghiera dell’Allievo, lo spadino viene sfoderato per la prima volta come prevede la tradizione dalla persona di sesso opposto che con lui ha un legame indissolubile, l’arma è stata estratta dal suo alloggio dalla madre Graziella e, dopo la benedizione, rifoderata dal padre Antonino, Maresciallo Aiutante della Guardia di Finanza.
Al termine della funzione, il giovane Allievo Ufficiale ha concluso con la recita della preghiera della Guardia di Finanza.

