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Colletta nazionale e quaresima di carità di Caritas.Tornabene:”esempio del Buon Samaritano”

La diocesi di Acireale si allinea alla proposta della presidenza Cei nello svolgere una colletta nazionale a sostegno degli interventi umanitari e per progetti di pace in Terra Santa; proposta nazionale a parte si aggiunge quella diocesana “quaresima di carità“, il cui ricavato sarà devoluto al progetto “casa e lavoro“.

Il messaggio di Papa Francesco e di Caritas

Ecco il messaggio del pontefice attuale:

Anche oggi il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al cielo. Chiediamoci: arriva anche a noi? Ci scuote? Ci commuove? Molti fattori ci allontanano gli uni dagli altri, negando la fraternità che originariamente ci lega”.

Questo è ciò che si legge in un documento Caritas:

E’ per tutti noi anche una preziosa occasione di sensibilizzazione e animazione delle nostre comunità parrocchiali  il conflitto in Terra Santa ha raggiunto proporzioni immani…La colletta nazionale…Come segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite… Le offerte raccolte che saranno inviate a Caritas italiana entro il 3 maggio 2024, renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi commisurata alle effettive risorse disponibili favoriranno un coordinamento anche con la rete delle Caritas internazionali che stanno ugualmente intervenendo nei territori colpiti dal conflitto”.

Il direttore della Caritas diocesana Orazio Tornabene

Le dichiarazioni del direttore della Caritas diocesana Orazio Tornabene

Intraprendiamo il cammino quaresimale, tempo di penitenza e di speranza. L’iniziativa di Caritas Italiana, di concerto con la presidenza della Cei, rappresenta un concreto segno di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti alle necessità sia materiali che spirituali delle popolazioni colpite dalle guerre. Al contempo la colletta può davvero costituire un’importante occasione di sensibilizzazione nelle nostre comunità parrocchiali. È necessario, quindi, compiere una seria riflessione partendo dall’esempio del Buon Samaritano per arrivare alla conversione dei cuori che si traduce in gesti concreti di carità”.

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