Il Rotary Club Catania Ovest ha organizzato la conferenza con tema “Maratona: una metafora della vita“, con argomento cardine l’idea di maratona in sé e per sé e le testimonianze di importanti figure della società civile come: Enrico Trantino, Jurgita Turuliene, Mauro Prosperi, Gaetano Pirrone.
Il racconto del sindaco di Catania Enrico Trantino
Secondo il primo cittadino catanese Enrico Trantino “la maratona è un insieme di metafore di vita perché correndola si capisce che ogni difficoltà può essere superata e che un passo è sempre il necessario inizio di ogni sfida. È un modo per ricordarti il rapporto proporzionale tra sforzo e ricompensa, nel senso che quanto più sarà il primo, tanto più gratificante la seconda“.
La testimonianza del Past District Governor Jurgita Turuliene
Giunta dalla Lituania Jurgita Turuliene Past District Governor 2022/2023 del Distretto Rotary 1462. Jurgita ha presentato il suo viaggio verso le 6 stelle, ossia verso l’Abbott World Marathon Major (il circuito delle sei maratone internazionali più partecipate e iconiche al mondo: Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York); ella ha anche mostrato la medaglia speciale ottenuta e ha parlato dei suoi progressi e dei suoi trraguardi ottenuti, come quella di aver corso due maratone (Chicago e Boston nello specifico) in due giorni.
La storia di Mauro Prosperi
Mauro Prosperi, medaglia d’oro con la squadra italiana di pentathlon moderno ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984, prese parte nel 1994 alla Marathon des Sables, un’ultramaratona estrema di circa 250 km su sei tappe che si svolge nel Sahara marocchino. Durante il quarto giorno di gara, Prosperi venne sorpreso da una tempesta di sabbia e si perse, ma tutto si concluse fortunatamente a lieto fine; la sua storia è stata ripercorsa dal documentario “Sahara Nightmare”, dal programma “Escape from Hell” e in un episodio della docuserie “Losers”.
La versione del presidente del Rotary Club Catania Ovest Gaetano Pirrone
Il presidente del Rotary Club Catania Ovest Gaetano Pirrone ha parlato di “come in un breve lasso di tempo, quello in cui si corre una maratona, sono concentrate tante diverse emozioni vissute in modo amplificato: si prova la gioia della partenza, poi la spensieratezza dei primi chilometri, la strategia di metà gara, le preoccupazioni successive, poi le difficoltà, il muro al trentesimo chilometro quasi invalicabile, poi la caparbietà, la saggezza, la testa ed il cuore che prevalgono sulle gambe e la voglia disperata di arrivare in fondo. Riuscire a correre una maratona, a raggiungere il traguardo, a conquistare la medaglia tanto desiderata, rende l’idea di come vada affrontata al meglio la vita“.
