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Vicenda “caro voli” per i Vigili del Fuoco pendolari. Sasso:”agire sulla continuità territoriale siciliana”

La sigla sindacale Federdistat Vvf Cisal (sigla legata al mondo dei Vigili del Fuoco) s’interroga per mezzo del suo referente regionale Antonio Sasso sul cosidetto “caro voli” per i propri colleghi siciliani che si ritrovano ad essere pendolari e quindi a dover viaggiare dalla Sicilia per il resto della penisola.

Il segretario regionale della Federdi

Le dichiarazioni del segretario regionale Federdistat Cisal Antonio Sasso

Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco è composto anche da molti colleghi siciliani che prestano la loro opera al di fuori della Sicilia in quanto trasferiti per servizio; tuttavia per questi lavoratori, per poter tornare dalle loro famiglie per le festività, come la prossima Santa Pasqua, dove già si registrano prezzi esorbitanti, non esistono agevolazioni concrete che permettano loro di evitare un salasso economico.
Purtroppo per i Vigili del Fuoco siciliani che lavorano prevalentemente al Nord Italia si abbatte la speculazione delle compagnie aeree, che approfittano di questi pendolari del soccorso e che oltre a queste spese esose, devono provvedere spesso e volentieri, anche alle spese inerente agli affitti delle case, ma su quest’ultimo punto, la Federdistat Vvf Cisal, si sta battendo per veder approvato dal Dipartimento la possibilità di alloggi di servizio, ma tornando al “caro voli” la segreteria regionale Federdistat Vvf Cisal Sicilia, pur apprezzando lo sforzo fatto dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito ad una scontistica col metodo del rimborso sull’acquisto del biglietto, lo stesso, risulta essere un timido approccio al problema con lungaggini per ricevere il 25% del suddetto rimborso.
La politica regionale deve essere coraggiosa ed affrontare di petto la questione, come avvenuto in Sardegna, dove la continuità territoriale aerea è regolata dal Dm 466 del 25 novembre 2021 che impone oneri di servizio pubblico sui collegamenti con Roma e Milano dai tre aeroporti principali sardi in vigore a partire dal 15 maggio 2022. La soluzione per questi lavoratori, il quale sono trasferiti non per loro volontà, é proprio agire sulla continuità territoriale siciliana.
Pertanto invitiamo tutti i soggetti interessati ad attivarsi per far sì che, quanto detto sopra si concretizzi.
Come segreteria Federdistat Vvf Cisal Sicilia, valuteremo se chiedere un incontro con il presidente Schifani
“.

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