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Il Cimest interviene sulle Liste d’attesa in farmacia:”Il Decreto sovvertirà tutto quello che si è insegnato all’università”

I vertici regionali del Cimest già protagonisti di una battaglia sulle Liste d’attesa, stavolta intervengono sempre su Liste d’attesa, ma riguardo le farmacie, in espressione del presidente Salvatore Calvaruso e dei coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino.

Le dichiarazioni congiunte dei referenti Cimest

Il Ministro della Salute sta per emanare un Decreto Legge sull’abbattimento delle Liste di Attesa coinvolgendo le farmacie.

Da non crederci, un elettrocardiogramma si potrà andare a fare dal farmacista che tutto ha studiato tranne che medicina. È vero, farà un corso che gli insegnerà dove mettere gli elettrodi. Poi si collegherà ad una cardiologia “in Pakistan?”, “in India?”, “in Europa?” che senza visitare il paziente relazionerà l’elettrocardiogramma, o l’holter Ecg o il monitoraggio pressorio, o anche una analisi del sangue, o una spirometriaPer i poco informati è come dire che per costruire un palazzo si comincia a costruire dal tetto. Proprio questo sta decretando il Ministro della Salute che, udite udite, è anche un medico e professore universitario e Rettore. Forse si dimentica che prima di un esame strumentale si deve valutare la storia clinica del paziente, chiedere quali malattie ha avuto, la familiarità, i luoghi di lavoro e poi passare alla sintomatologia per cui richiede l’esame come per esempio se ha dolore al petto, come insorge questo dolore, quanto dura, dove si irradia e per ultimo eseguire l’esame strumentale, ma non sempre necessario.

Il Decreto sovvertirà tutto quello che si è insegnato all’università, si dovranno riscrivere i libri di medicina e…Si dovranno ampliare i cimiteri.

Chi vi scrive è un cardiologo del territorio, ex professore universitario che ha insegnato la Semeiotica a centinaia di futuri medici.

Cancelliamo con un decreto tutto questo, facciamo subito l’elettrocardiogramma o qualsivoglia altro esame che il Ministro ed i suoi predecessori improvvidamente stanno autorizzando. Addirittura i vaccini, forse si dimentica che la somministrazione di un vaccino può dare gravi effetti collaterali come una reazione allergica grave e che, se non interviene il medico con terapia appropriata può portare al decesso del paziente?

Ma forse si dimentica che un elettrocardiogramma nei limiti della norma senza la visita che obbligatoriamente deve precedere ogni esame strumentale, non ha alcun significato? Non è questo che si insegna all’Università? Un paziente può avere un Ecg normale ma una gravissima patologia valvolare cardiaca che si diagnostica con la visita. Va dal farmacista…Poi una relazione di un cardiologo telefonico… Referta…Tutto normale e per ultimo il farmacista… Con una bella pacca sulla spalla dice all’improvvido paziente vai tranquillo tutto a posto!

Per non parlare che in queste strutture che apriranno le farmacie non vi è alcuna salvaguardia sanitaria che invece è obbligatoria nei “veri studi medici”, è sufficiente, dice il Ministro, l’idoneità igienico sanitaria, per i non addetti un gabinetto, altezza del tetto 2,70 metri, pavimento pulito, mobili spolverati…. E basta? Siamo impazziti? Lo stesso Ministero od i suoi predecessori hanno più volte emanato diversi decreti sull’accreditamento riguardo gli obblighi sanitari che deve avere un “vero studio medico” sono decreti di anche 250 pagine, dico 250 pagine che specificano i requisiti generali, poi organizzativi, poi strutturali, poi tecnologici e così via. Tanto per fare un esempio approntare gli organigrammi per la gestione delle informazioni, miglioramento della qualità, analisi dei disservizi, valutazione dei protocolli dei percorsi assistenziali, piano per la gestione delle emergenze, dell’aggiornamento, delle complicanze, la conservazione dei documenti, il fascicolo sanitario elettronico, manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature, protezione  antincendio, acustica, sicurezza antinfortunistica, acustica, elettrica, barriere architettoniche, Legge 231 sull’anticorruzione e mi fermo qui, sono 250 pagine e non valutare se i mobili sono spolverati o se il pavimento è pulito e se vi è un bagno.

Si dimentica anche che il fisioterapista che i vari Ministri hanno autorizzato a lavorare in farmacia non sono abilitati ad operare se prima un fisiatra e non il medico di medicina generale prescrive il piano riabilitativo.

Per non parlare dei gravissimi reati in cui potrà incorrere chi apre uno studio che esegue prestazioni mediche. Parliamo della mancanza della figura del direttore sanitario che non può essere un farmacista come vorrebbe far credere impropriamente questa bozza di decreto.

La figura del direttore sanitario è normata dalla legge, infatti ad esso vanno riconosciute plurime attribuzioni, incluse quelle di carattere manageriale e medico legale, in quanto egli verifica l’appropriatezza delle prestazioni medico chirurgiche erogate, la corretta conservazione dei farmaci, organizza la logistica dei pazienti e, soprattutto, governa la gestione del rischio clinico”.

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