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Storia del talento musicale “Meli”: da Misterbianco alla ribalta

Il mondo della musica ogni anno produce moltissimi talenti emergenti e uno di questi è l’artista misterbianchese Alessio Meli in arte “Meli“, noto in primis per cantare principalmente il genere indie pop.

Meli in una foto di repertorio

Chi è Meli

Misterbianchese classe 1998, il nome artistico ufficialmente utilizzato è “Meli“, fin da giovanissimo coltiva la sua passione per la musica frequentando il capoluogo etneo e addentrandosi nel genere indie (genere che lo reso noto in Italia), lanciando in maniera indipendente il singolo “Come ieri” per poi nel 2016 entrare nella classifica Euro Indie Music Chart e inoltre essere stato premiato a Firenze al Teatro Sesto Colonnata con il Premio della Critica; nel 2020 con il singolo “Capofitto” e successivamente con l’album “Please Wait“, giungendo all’ottavo posto nazionale tra i dischi italiani più ascoltati e addirittura al terzo tra gli esordienti. Successivamente il cantante locale collaborò in un featuring con Mameli con il singolo “Mappa” e con gli Iside con “Delta“; nel 2022 il “ritorno alle scene” con “$exy Delir*o“, “Shitshop” e “Ortigia“. Altri singoli famosi possono essere ritenuti “Ossessione” e “Niente da aggiustare“, giungendo anche al record personale del milione di ascolti sulla nota piattaforma svedese di carattere internazionale “Spotify”, il tutto servito a renderlo noto nel mondo dell’indie italiano come uno degli artisti più gettonati e come ha ricordato lui “per bissare nuovi lavori che possano avere successo nel pubblico di questo genere sempre più in crescita“.

Il messaggio di Meli

Per me la musica è sempre stata la mia passione e in questi anni non è stato soltanto un lavoro, ma ha rappresentato molto di più nella mia vita, in quanto mi ha permesso di comunicare cose che diversamente non sarei riuscito. I successi già ottenuti non devono rappresentare un punto di arrivo, ma uno di partenza, per costruire qualcosa alla loro stregua, per realizzare un 2024 che sia segno di conferma!“.

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