Giarre, 13 consiglieri comunali fanno “fronte comune” sulla vicenda Tari
Scoppia il caso Tari in consiglio comunale a Giarre dove nove consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza elettiva e quattro alle opposizioni hanno fatto fronte comune sulla vicenda di aumenti avvenuti sulla Tari. I consiglieri firmatari sono: il presidente del consiglio comunale Giovanni Barbagallo, Santo Primavera, Leo Patanè, Alfio Bonaventura, Antonio Camarda, Gabriele Di Grazia, Raffaele Musumeci, Angelo Spina, Salvatore Cantarella, Salvatore Cavallaro, Carmelo Strazzeri, Alfio Tomarchio, Francesco Vitale.
La nota congiunta dei consiglieri comunali
“Il voto favorevole in consiglio comunale, lo scorso 20 luglio ha lasciato l’amaro in bocca ai nostri concittadini e riteniamo doveroso spiegare i fatti amministrativi e politici che lo hanno caratterizzato…L’influenza di qualche esperto in cerca d’autore e le esternazioni di qualche assessore investito da nomina “divina” che, senza spiegare cosa e come, ha preferito addossare la colpa dell’aumento della tassa sui rifiuti interamente ai consiglieri comunali evitando, tra l’altro, di spiegare le responsabilità ed i danni erariali che il consiglio avrebbe compiuto nel caso di mancata approvazione della proposta.
Abbiamo avuto meno di 48 ore per studiare i documenti e per deliberare sulla materia. Occorre specificare che il consigliere nulla può disporre in merito alla gestione del servizio, che viene svolto dagli uffici e, per quanto riguarda la parte politica, dall’amministrazione e dall’assessorato al ramo…Nulla di tutto ciò ci è stato comunicato. In soccorso è arrivato il Decreto regionale con l’erogazione di contributi, ancora solo sulla carta, pari a 730.000 euro per compensare gli extra costi sostenuti dai comuni per il conferimento dei rifiuti all’estero. Abbiamo così deciso, con una mozione incidentale presentata dall’opposizione e condivisa dall’intero consiglio, di impegnare il sindaco e la sua giunta a destinare l’intera somma alla diminuzione della tariffa. Una soluzione che non solo scongiurerà gli aumenti ma, anzi, mira ad un abbassamento delle aliquote. Inspiegabilmente, però, non è stata inserita nella proposta di delibera originaria, impedendo di fatto ai consiglieri di votarla. Ribadiamo con forza che il sentimento e la volontà dei consiglieri comunali firmatari sono sempre stati e rimangono in favore di un alleggerimento della pressione tributaria nei confronti della comunità giarrese“.
FOTO DI REPERTORIO
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