Plaia, commemorazione del 10 agosto ’13:”Speranza e disperazione”
Per molti il 10 agosto è San Lorenzo basato sulla ricorrenza delle stelle, ma questa data segna anche un altro dato di natura storica: la memoria del 10 agosto 2013 quando una piccola imbarcazione proveniente dall’Egitto si incagliò alla Plaia di Catania e persero la vita sei giovani egiziani, motivo per cui ogni anno in viale John Fitzgerald Kennedy viene ricordato questo episodio.
La commemorazione
La commemorazione è stata organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio con le seguenti personalità presenti: il direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei migranti dell’arcidiocesi di Catania Carlo Palazzolo, l’imam della moschea di Catania Kheit Abdelhafid, il referente della Comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo, il movimento “Giovani per la Pace”, l’associazione Don Bosco 2000, la comunità mauriziana di Catania.
Le dichiarazioni del soccorritore Dario Monteforte
“Nella notte incantata di San Lorenzo fui destato da voci misteriose provenienti dal mare. Lì, sotto la luce tremolante delle stelle cadenti, scorsi una moltitudine di persone emergere dalle onde. Era un barcone di migranti arenato vicino alla riva che portava con sé storie di speranza e disperazione”.
Le dichiarazioni di Emiliano Abramo della Comunità di Sant’Egidio
“Da quello sbarco ad oggi il mondo è cambiato, ad esempio da oltre due anni è tornata la guerra in Europa. Anche noi dobbiamo cambiare è ricercare tutti i segni di pace vissuti per rispondere all’allarme di una guerra mondiale a pezzetti lanciato da Papa Francesco. Fare memoria di questo sbarco significa ricordare la sete di pace di tanti nel mondo. Salvare le vite in mare, accogliere, integrare ma anche commemorare e pregare per i morti, ancor prima del significato politico, sono gesti di pace in risposta alle tante guerre che, tra gli effetti tragici che provocano, costringono interi popoli a muoversi. Commemorare, cercare la pace e pregare per essa sono l’impegno che prendiamo quest’oggi, solidali con tutte le vittime di ogni guerra”.
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