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Intossicazioni per funghi in zona etnea: 5 casi in 2 giorni

Ultimi due giorni segnati da ben cinque casi accertati di intossicazione da funghi con intervento dei Pronto Soccorso: tre casi sono di funghi a pori rossi, altri due invece di Falsa Mazza di Tamburo (chlorophyllum molybdites).

I tre casi di funghi a pori rossi

Probabilmente i raccoglitori hanno scambiato per porcini alcune specie di funghi a “pori rossi”, i cosiddetti in dialetto siciliano muss’i voi, russeddi, funci niuri. Sotto tali nomenclature soprattutto in passato si potevano trovare in vendita funghi appartenenti alle specie di Boletus luridus (suillellus luridus), Boletus erythropus (neoboletus praestigiator), Boletus rhodoxanthus (rubroboletus rhodoxanthus) e Boletus luteocupreus (imperator luteocupreus).

I due casi di Falsa Mazza di Tamburo

I Falsa Mazza di Tamburo sono facilmente confondibili con i Cappiddini (macrolepiota procera), che è invece una specie commestibile e largamente raccolta e consumata; spesso la specie in questione è stata responsabile di numerosi casi intossicazione trattati nei Pronto Soccorso.

La raccomandazione di Asp Catania

Asp Catania che recentemente ha riaperto l’Ispettorato micologico ha raccomandato prudenza e prevenzione ai cittadini consumatori di funghi:

Fate controllare sempre i funghi raccolti. Rivolgetevi agli Sportelli micologici dell’Asp di Catania“.

FOTO IN EVIDENZA DI AGATINO CONSOLI

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