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Disagi del fine settimana, gli interventi degli amministratori locali

Lo scorso fine settimana le avverse condizioni metereologiche hanno visto disagi e danni nell’arco della provincia etnea, in primis la citta di Catania, piuttosto che altri centri urbani e più di un amministratore è intervenuto sull’argomento.

Il presidente del I Municipio Francesco Bassini (foto di repertorio)

Il punto del presidente del I Municipio Francesco Bassini

Il presidente del I Municipio Francesco Bassini è intervenuto sui danni successi al centro storico:

Le pioggie del fine settimana trascorso non mi hanno minimamente sorpreso: ad esempio al I Municipio già ad agosto 2023 abbiamo mandato un elenco di caditoie insite al nostro territorio da pulire…La politica oggi deve intervenire e rinnovare e non può più perdere tempo, visto che la problematica la si conosce, per prevenire le prossime piogge. Ad esempio io sulla pista ciclabile di via Domenico Tempio ero conscio della situazione, una proposta potrebbe essere abbattere il muro del porto per defluire l’acqua piovana; senza dimenticare lo stesso problema alla Pescheria in piazza Alonzo Di Benedetto, piuttosto che altre strade e piazze nevralgiche centrali come piazza Duomo, piazza Carlo Alberto, via Etnea, eccetera. Bisogna anche ricordare che sono state chiuse tutte le bocche di lupo del centro storico e sarebbe necessaria una loro manutenzione“.

Il capogruppo al comune di Catania Maurizio Mirenda (foto di repertorio)

L’interrogazione del consigliere comunale di Catania Maurizio Mirenda

Il consigliere comunale di Catania Maurizio Mirenda capogruppo di Noi Democratici Nuova Dc, ha inviato al sindaco Enrico Trantino, la nota “Alluvioni – Interventi urgenti”.

Sono consapevole che le condizioni climatiche sono ormai avverse ed imprevedibili, con temporali ed acquazzoni che mettono in serio pericolo l’incolumità delle persone, nonché degli edifici, delle autovetture e di tutto ciò che l’acqua incontra nella sua discesa libera e fulminea…Bensì va affrontato con una programmazione di interventi precisi e localizzati, per iniziare un lungo e rigoroso percorso di salvaguardia del nostro territorio…Da individuarsi attraverso una selezione pubblica, scegliendo quelle eccellenze che siano nelle condizioni di prospettarci delle soluzioni praticabili e risolutive della grave e delicata questione che coinvolge Catania, perché non è chiudendo le scuole, i parchi e i siti di interesse pubblico, o invitando i Catanesi a rimanere a casa, che si risolve il problema. Piuttosto il buon senso e l’amore per la nostra città devono rappresentare gli elementi indispensabili per adottare i giusti provvedimenti affinché si tuteli la vita dei nostri cittadini“.

Il sindaco di Belpasso Carlo Caputo (foto di repertorio)

Le considerazioni del sindaco di Belpasso Carlo Caputo

Il primo cittadino belpassese Carlo Caputo riflette sulle difficoltà accadute e potenzialmente possibili anche nel suo territorio:

Dopo il ciclone che ha investito la provincia di Catania creando diversi danni e disagi, voglio precisare che ciò che accade non è un problema attribuibile solo alle caditoie otturate da cenere e immondizia.
I tombini, a Belpasso, sono stati puliti a settembre, ed esattamente 137 tombini ripuliti tra il 30 agosto e il 15 settembre…Nonostante i nostri interventi è ovvio che questi sistemi di deflusso delle acque non sono più adatti a contenere l’enorme flusso che si riversa durante nubifragi e bombe d’acqua. In soli cinquant’anni anni Belpasso è cresciuta del 35%: incremento della popolazione, nuove abitazioni e
quindi nuovo cemento, nuove strade e quindi nuovo asfalto. L’acqua, sul cemento e sull’asfalto, scivola non viene assorbita, ecco i disagi. Un consumo di suolo al quale non è seguito, di pari passo, un adeguamento delle infrastrutture, tra le quali, lo smaltimento delle acque piovane. È un problema italiano, non di Belpasso; ce lo raccontano i social, le cronache dei giornali, la Tv. Più che stupirsi occorre prendere consapevolezza, riflettere e decidere. Negli scorsi mesi noi abbiamo deciso: abbiamo fatto progettare la realizzazione di alcuni moderni sistemi di regimentazione e smaltimento delle acque meteoritiche per il miglioramento dell’assento idrogeologico e di messa in sicurezza delle relative aree a maggior criticità della città. Inserendo, nei progetti, anche dei serbatoi di accumulo delle acque piovane da poter riutilizzare secondo necessità. Opere costose che andranno in appalto tra qualche settimana. Oltre tre milioni di euro di fondi statali che serviranno a ridurre la portata d’acqua su alcune vie principali. Ci vorrà qualche tempo ma stiamo intervenendo
”.

FOTO DI REPERTORIO

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