Successo della 3a Convenzione di FarmàPlus:”Salto in avanti”
Si conclude con successo la terza Convezione di FarmàPlus a Giardini Naxos con 350 componenti diverse provenienti dal mondo farmaceutico, con il supporto di Gaetano Cardiel, Alessandro Bruschi, Mirko De Falco e la presenza di 500 ospiti, tra cui spiccavano i nomi del docente accademico di settore Rosario Pignatello, il presidente Cesi e vescovo di Acireale Antonino Raspanti, il presidente nazionale di Federfarma Marco Cossolo, mentre il moderatore è stato il giornalista Salvo Fallica.
I temi e gli interventi dei protagonisti
Così è intervenuto l’ideatore Gaetano Cardiel:
“Noi di FarmàPlus pensiamo che, in un tempo di crescenti diseguaglianze e di degrado degli ecosistemi, “business is business”, dogma che Milton Friedman ha scolpito nel senso comune di una larghissima maggioranza di esseri umani, va sostituito con un paradigma antitetico e molto semplice, che definirei “business for good”: la creazione di valore umano, sanitario, sociale, ambientale non può più essere strumentale al saggio medio del profitto, deve velocemente diventare ragion d’essere dell’impresa”.
Queste invece le parole del vescovo Antonino Raspanti:
“Le farmacie di comunità potrebbero significare un salto in avanti del modo di vivere e di essere farmacisti per quanti lo sono ma anche per noi fruitori. Dovrebbe rendere tutto più umano e avvicinare la farmacia a quanti hanno bisogno di farmaci e di cure, creando una catena di persone attorno a loro per non lasciarli da soli”.
Questo l’intervento del presidente di Federfarma Marco Cossolo:
“Non esiste alternativa che dare al farmacista un ruolo socio sanitario per potere utilizzare al meglio strumenti dell’intelligenza artificiale e ribadire il proprio ruolo professionale”.
Presente alla tre giorni anche l’europarlamentare Ruggero Razza che ha commentato così:
“Mi ha fatto piacere essere qui perché si è parlato di un progetto del quale conosco e apprezzo il valore, nato quando ero assessore alla Salute del Governo Musumeci. Ho avuto anche la possibilità di ascoltare, come è giusto che avvenga per chi si confronta con una dimensione che non riguarda soltanto l’Italia o il Mezzogiorno, ma ventisette paesi impegnati a correre velocemente e a guardare al futuro”.
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