Si è maggiormente soliti celebrarlo per il triste giorno della sua scomparsa il 25 novembre, ma anche oggi (in quanto suo anniversario di nascita) si è soliti celebrare una delle figure più iconiche dell’ultimo sessantennio nel mondo: si tratta di Diego Armando Maradona, nato a Lanús il 30 ottobre del 1960.
Chi è stato Diego Armando Maradona
Maradona calciatore
Originario di Villa Fiorito (città appartenente della Grande Buenos Aires) fin da giovanissimo esplose nella vetrina calcistica argentina debuttando a nemmeno sedici anni il 20 ottobre 1976 con l’Argentinos Juniors, per poi passare nel 1981 al Boca Juniors (squadra di cui lui fu anche simpatizzante); nel frattempo arrivò anche il debutto con la Nazionale albiceleste coronando prima la vittoria nel Mondiale Under 20 in Giappone nel 1979 e poi il debutto ai Mondiali di Spagna nel 1982. Successivamente arrivò in Europa giocando prima nel Barcellona e poi dal 1984 nel luogo dove divenne “il mito” che oggi tutti conoscono: a Napoli, in sette stagioni dove il fuoriclasse argentino portò gli azzurri a vincere due Scudetti (1987 e 1990), una Coppa Italia (1987), una Supercoppa italiana (1990) e soprattutto la Coppa Uefa del 1989, realizzando tutt’oggi quest’unicità insieme alla doppietta Scudetto Coppa Italia del 1987 con il trionfo apice in Messico nel 1986 con la Nazionale e la finale ai Mondiali in Italia nel 1990.
Dopo i trionfi di quelle annate però arrivarono “due traumi” per la sua carriera eccelsa: prima la squalifica per cocaina del 1991 (tornando a giocare nel 1992 al Siviglia e successivamente in patria al Newell’s All Boys) e la seconda per doping ai Mondiali statunitensi del 1994; egli tornò a giocare nel 1995 al Boca Juniors dove terminò la carriera di calciatore nel 1997.
Maradona allenatore
Diego Maradona divenne anche allenatore, allenando principalmente in America: Textil Mandiyú, Racing Club di Avellaneda, la stessa Selección dal 2008 al 2010 (conducendola a Sudafrica 2010), le esperienze mediorientali con Al-Wasl e Fujairah, i Dorados di Sinaloa in Messico e infine tra il 2019 e il 2020 il Gimnasia La Plata.
Il personaggio sociale
Rispetto a molti altri campioni del mondo dello sport, Maradona è rimasto popolare e iconico, perché ha dato un contributo sociale al di fuori dei rettangoli di gioco: personaggio intervenuto spesso nelle dinamiche dell’opinione pubblica soprattutto nel contesto dell’America Latina, dove conobbe personalmente capi di stato come Carlos Menem, Fidel Castro (storico il suo rapporto con il “Lider maximo“), i coniugi Néstor e Cristina Kirchner, Hugo Chavez, Evo Morales, mostrando un grande attaccamento ai popoli centro sudamericani difenendone spesso le loro posizioni.
Altro aspetto importante è l’essere stato “musa ispiratrice” di numerosi lavori letterari, cinematografici, televisivi, artistici, diventando idolo e modello per moltissimi personaggi del mondo della cultura e molti cittadini provenienti da tutto il mondo, vivendo nella testimonianza lasciata da lui.