Motta scende in campo contro la violenza: iniziative e nuovo centro
La giornata del 25 novembre è stata vissuta intensamente in molti territori, uno di questi è Motta Sant’Anastasia sia con le iniziative “Ogni violenza è una sconfitta” e “I dubbi dell’amore“, che con l’annuncio dell’istituire un nuovo centro antiviolenza.
Il sindaco di Motta Sant’Anastasia Antonio Bellia sul nuovo centro
“Ieri, 25 novembre, abbiamo voluto lanciare un messaggio forte contro la violenza sulle donne. Ancora una volta mi preme elogiare l’incessante lavoro dei nostri tecnici comunali grazie al quale, nel 2023, è stato possibile reperire e ottenere i fondi necessari per la realizzazione del progetto. Siamo felici di lavorare su una struttura di rilevanza sociale e di notevole importanza, quindi di continuare il nobile indirizzo dell’amministrazione Carrà, onorevole al Parlamento nazionale e membro della Commissione Antimafia“.
L’assessore comunale al ramo Carmela Lucia Zappalà sul nuovo centro
“Celebrare, per l’amministrazione di Motta Sant’Anastasia, significa ricordare, sensibilizzare, ma
soprattutto, agire! Ecco perché uno dei momenti più significativi della giornata del 25 novembre è stato l’accesso di amministratori e tecnici comunali ai locali in cui sorgerà il centro antiviolenza del comune di Motta Sant’Anastasia. I lavori sono ancora in corso, è vero, ma già si percepisce l’importanza del progetto. Nei locali di via Papa Leone XIII sorgerà il vero e proprio centro antiviolenza, con le sale per l’ascolto e la prima accoglienza. L’appartamento dell’ultimo piano dell’immobile sito in corso Sicilia numero 23 sarà, invece, una casa protetta, un rifugio per le vittime di violenza. Ospiterà donne e bambini che fuggono dalla violenza e cercano un aiuto. Un’opera prestigiosa per il nostro comune, sintomo e riflesso di una comunità attenta a quei fenomeni sociali che coinvolgono tutti e che non vanno trascurati”.
I convegni sul tema
Il convegno “Ogni violenza è una sconfitta”, tenutosi presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Gabriele D’Annunzio”, nel corso del quale i giovani studenti hanno potuto confrontarsi con i docenti e con la psicologa Daniela Moschetto sul superamento degli stereotipi di genere per giungere alla consapevolezza della dignità della donna e dell’importanza dell’uguaglianza fra i due sessi, con istituzione finale di una panchina rossa; mentre al Castello normanno si è svolto “I dubbi dell’amore” grazie al contributo della presidente di “Insiemeperlavita” Maria Grazia Felicioli e di Angela Di Mauro, più l’interpretazione di Giusy Pischedda sul monologo di Antonella Sturiale.
Queste le parole del primo cittadino mottese Antonio Bellia sulle iniziative vissute:
“Tante le iniziative contro la violenza sulle donne ieri 25 novembre. Devo ringraziare gli assessori Zappalà e Pappalardo e l’amministrazione tutta per l’organizzazione di vari appuntamenti che hanno visto protagonisti i nostri alunni con un dibattito emozionante e in serata il coinvolgimento della cittadinanza tutta con un incontro alla presenza di esperti e professionisti per sensibilizzare e spingere al coraggio di denunciare fatti di violenza nelle sue varie forme”.
Queste quelle dell’assessore Carmela Lucia Zappalà:
“L’educazione al rispetto parte dalla scuola per arrivare alla famiglia, cellula della società. Il sindaco ha
esortato i ragazzi a denunciare agli adulti casi di violenza. Siamo tutti importanti nella lotta contro
la violenza sulle donne. Durante l’incontro al Castello normanno mi sono sentita al posto giusto, nel
momento giusto. Da assessore, da avvocato, ma soprattutto, da donna, sento forte la responsabilità
del ‘fare qualcosa’. Educare alla cultura del rispetto e non dimenticare, affinché il sacrificio di
Giulia e di tante altre donne non sia vano”.
Queste invece quelle dell’assessore comunale alle Pari opportunità Giusy Pappalardo:
“La violenza contro le donne è un fenomeno che riguarda tutti. Ognuno di noi, in qualche modo, si sente coinvolto. Pertanto, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, era doveroso fare qualcosa. Abbiamo pensato a ‘I dubbi dell’amore’ perché molte volte ci si chiede cos’è l’amore, se quello che si sta vivendo sia realmente amore, e perché spesso le violenze vengono giustificate con questo sentimento. L’amore però è rispetto e si esprime con gesti gentili. È importante quindi informare, far capire che non tutto ciò che si mostra come amore poi lo è realmente”.
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