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Visita del vescovo Peri alla Rems di Santo Pietro:”Senso della vita”

Visita natalizia del vescovo di Caltagirone Calogero Peri alla Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Santo Pietro, accolto da ospiti e operatori della struttura.

Le dichiarazioni del vescovo di Caltagirone Calogero Peri

L’avvento ci suggerisce l’idea che noi attendiamo qualcuno e che siamo attesi da qualcuno. Questo è il senso della vita, e ci dà l’opportunità di fare un’esperienza che non potremmo mai fare da soli. Il Signore ci dice che lui ci aspetta per ristorarci, per rinfrancarci e per prendere il suo giogo. Il giogo permette di camminare al ritmo di Dio, che è come il ritmo dei coniugi, i quali hanno lo stesso giogo e che dovrebbero camminare al ritmo dell’amore, che è sempre la terapia giusta per tutto e per tutti. Chi cammina nella strada delle relazioni cambia il modo di guardare la vita. Solo nelle relazioni, come dice il profeta Isaia, possiamo correre senza affannarci e camminare senza stancarci, perché nelle relazioni cresce lungo il cammino il vigore“.

Le dichiarazioni del direttore generale di Asp Catania Giuseppe Laganga Senzio

Ringrazio monsignor Peri per la sua presenza e la sua attenzione costante per questa piccola comunità dove ogni giorno si condivide un progetto di recupero e di riabilitazione, realizzando insieme, come ci ha detto, ciò che non può essere realizzato da soli. Abbiamo trascorso una giornata insieme e abbiamo vissuto un’esperienza molto bella, per la quale rivolgo il nostro grazie al dottor Aprile, a tutti gli operatori e agli ospiti che ci hanno accolto e ci hanno raccontato le loro storie di rinascita“.

Le dichiarazioni del responsabile della Rems Salvo Aprile

Le parole del vescovo durante l’omelia ci hanno donato numerosi e significativi spunti di riflessione, ma soprattutto sono sempre un forte richiamo al superamento di pregiudizi, stigmi e paure. Camminare insieme per costruire una storia nuova. Una storia che vogliamo scrivere partendo dalle parole amicizia, inclusione, accoglienza, e dalla quale vogliamo cancellare le parole stigma, pregiudizio, emarginazione“.

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