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Incontro Anci-Rcs sulle 29 Case di Comunità:”Rafforzare”

Incontro tra Anci Sicilia e Rcs (Rete Civica della Salute) per dibattere lo sviluppo delle previste 29 Case di Comunità che ci saranno entro il 2026 nella provincia etnea, il tutto discusso in una riunione presso il municipio di Gravina di Catania.

Le dichiarazioni del coordinatore regionale Rcs Pieremilio Vasta

Bisogna socializzare l’impegno di rafforzare la Sanità del territorio, la Medicina di prossimità, la visione One Health, la Salute bene comune, facendo le comunità partecipi la persona al centro non sia uno slogan, ma realtà da attuare con il cambiamento culturale nei setting assistenziali. Occorre rendere protagoniste le risorse della comunità, i comuni, le scuole, il volontariato, la Protezione Civile, le associazioni culturali, biblioteche, parrocchie, perché la salute si tutela nei luoghi dove la vita si svolge. Solo se ogni attore coinvolto agirà localmente con senso di responsabilità sarà possibile realizzare un vero cambiamento socio sanitario con importanti risvolti in termini di soddisfazione dei bisogni, di prevenzione e di tutela della salute“.

Le dichiarazioni del sindaco di Gravina di Catania Massimiliano Giammusso

I sindaci in quanto autorità sanitarie locali hanno il dovere di intervenire non solo nell’organizzazione delle emergenze sanitarie, ma di partecipare attivamente alla programmazione dei servizi sanitari del territorio. Con le Asp e la Rete Civica della Salute occorre rafforzare il dialogo, siamo chiamati a dare nuove risposte per soddisfare i bisogni socio sanitari. La sensibilizzazione proseguirà in tutti i 391 comuni in Sicilia, è fondamentale conoscere e ampliare a tutti la consapevolezza delle funzioni svolte dalle Case della Comunità che dovranno essere attive entro la prima metà del 2026. Invitiamo i sindaci dei comuni a potenziare la Rcs con l’individuazione di nuovi riferimenti civici“.

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