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Inaugurazione pista ciclabile, la posizione di Legambiente

Domani mattina non sarà soltanto l’Epifania a Catania, ma l’inaugurazione di una nuova opera pubblica che collegherà il centro storico catanese con il mare: si tratta della nuova pista ciclabile che partirà da piazza Duomo per congiungersi con il lungomare della Plaia; proprio così Legambiente Catania ha espresso per mezzo di una nota la propria posizione.

La nota di Legambiente Catania

Giorno 6 gennaio 2025 sarà inaugurata la nuova pista ciclabile che collega piazza Duomo con il lungomare della Plaia. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti verso una mobilità più sostenibile e una città più vivibile. La pista ciclabile, realizzata al centro della carreggiata lungo una strada che fiancheggia l’area del porto di Catania, è costruita su una piattaforma rialzata e protetta dal traffico da ringhiere metalliche, garantendo così la sicurezza dei ciclisti. Inoltre, è fiancheggiata da un’alberatura dotata di impianti di irrigazione, contribuendo al miglioramento dell’ambiente urbano. Ci aspettiamo un sensibile miglioramento delle condizioni di accessibilità del mare a sud di Catania, soprattutto per ridurre le pessime condizioni di congestione di cui soffre la viabilità diretta alla Plaia durante la stagione estiva. Il numero di corsie dedicate alle automobili è rimasto invariato, ma la nostra speranza è che molti automobilisti possano trovare conveniente abbandonare l’auto per la bicicletta o il monopattino per raggiungere il mare in pochi minuti. Di sicuro lo faranno i turisti delle strutture alberghiere di viale Kennedy. Negli ultimi anni, l’uso della bicicletta in Italia ha registrato una crescita notevole, con più del 40% degli Italiani che dichiara di utilizzarla almeno occasionalmente. Questo trend positivo è stato accompagnato da un incremento del 24% nel mercato delle biciclette, sia tradizionali che elettriche, dal 2019 ad oggi. Tuttavia, nonostante l’impegno dell’amministrazione sia apprezzabile, l’uso della bicicletta a Catania è ancora marginale, quindi piuttosto che unirsi al coro delle voci che avrebbero preferito soluzioni progettuali diverse, Legambiente chiede che l’amministrazione proceda con più decisione e rapidità con la realizzazione della rete ciclabile urbana di 40 km, prevista nel Pgtu del 2013, nel Biciplan della Città Metropolitana del 2022, già progettata e finanziata con i fondi di Agenda urbana già nel 2020. Proceda anche con la realizzazione della linea Brt 2 per collegare il parcheggio di Nesima, il viale Mario Rapisardi e il centro della città, anche in questo caso si tratta di un’opera progettata e finanziata. Estenda il limite di velocità di 30 km/h in tutto il centro storico per consentire un uso sicuro, capillare e diffuso della bicicletta anche dove non ci sono piste ciclabili, doti la città di appositi spazi e attrezzature di sosta per le biciclette e di segnaletica dedicata. Trovi il coraggio di adottare una tariffazione differenziata della sosta per ridurre l’uso dell’auto finalizzando i ricavi della sosta ad una maggiore percorrenza del trasporto pubblico. Trovi soprattutto tempo e forme strutturate e permanenti di coinvolgere cittadini e associazioni sia nelle scelte strategiche per la mobilità sostenibile, sia nelle soluzioni progettuali, per realizzare interventi condivisi, robusti, beneficiando dell’esperienza e competenza delle associazioni nel determinare la migliore sintesi tra le esigenze dei cittadini e le indifferibili sfide per la sostenibilità“.

FOTO DI REPERTORIO

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