Ztl per disabili, Catania più Attiva precisa la propria posizione
La giornata del 9 gennaio a Catania è passata alla storia come quella della “Ztl per disabili” in quanto è avvenuta sia una manifestazione durante la mattina e il pomeriggio in via Etnea, che un incontro tra il vicesindaco e l’assessore ai Servizi sociali in sede comunale sull’argomento in questione, con successiva replica del gruppo “Catania più Attiva” di Santo Musumeci e Dario Consoli.
La nota di Catania più Attiva
“Catania più Attiva, giovedì 9 gennaio 2025, ha organizzato il presidio di protesta “Disabilità e Legalità – ripristiniamo i diritti negati”, a cui hanno aderito esplicitamente diciotto sigle che hanno accettato di esporre il loro logo in un unico manifesto dal titolo “Tutti uniti per difendere i diritti dei più fragili”. Al presidio ha preso parte attivamente anche una delegazione della Federazione del sociale Asia Usb che ha appoggiato “Catania più Attiva” come ha fatto d’altronde sempre negli ultimi due anni e che pur condividendo i motivi della protesta non ha accettato di essere inserita nella locandina dei simboli per la presenza del logo del Pd. Dopo aver sistemato i cartelloni con i vari slogan e le bandiere, alle ore 10:15 c’è stato un primo appello con il megafono ai passanti e un primo intervento di Santo Musumeci che ha spiegato i motivi della protesta e ha raccolto il primo applauso della cinquantina di persone presenti quando ha citato il cartellone dove c’era scritto “esistono diverse forme di disabilità grave, ma la più pericolosa è quella di essere senza cuore”, facendo chiaramente riferimento alla poca sensibilità del sindaco perché ha tagliato del 15% i fondi agli Asacom e perché, nonostante tanti articoli sui giornali, ha mantenuto in vigore un provvedimento illegittimo che ha provocato un diluvio di multe ai danni dei disabili. Verso le 10:30 sono venuti i primi giornalisti che, dopo le varie interviste, hanno aspettato il momento clou del presidio con l’incatenamento dei rappresentanti di “Catania più Attiva“, del Movimento Popolare Catanese e di Usb Pubblico Impiego, a cui è seguito il dibattito e gli interventi delle altre associazioni e partiti, tra cui quello di Graziano Bonaccorsi del Movimento Cinque Stelle e di Giolì Vindigni di Sinistra Italiana. Il presidio è continuato anche nel pomeriggio, con la presenza di altri amici disabili che sono venuti a trovarci, con un volantinaggio in via Etnea e con la presenza del maestro Nino Bellia che ha eseguito tante canzoni italiane e siciliane, accompagnandole con la sua chitarra. Abbiamo chiuso il presidio poco dopo le 19:00, cantando “Malarazza”. Questo è quello che è successo al presidio davanti alla Prefettura“ – nella nota viene spiegato di un incontro accaduto in sede comunale -“Poi è successo qualcos’altro a 200 metri di distanza, che il giorno dopo ha ricevuto ampio spazio sui giornali grazie a un comunicato rilanciato dall’ufficio stampa del comune in cui si parla di un incontro al comune con alcuni partecipanti al sit-in, incontro a cui erano presenti il vicesindaco La Greca e l’assessore ai servizi sociali Brucchieri e addirittura anche due rappresentanti dell’Amts” – qui l’intervento del presidente di Catania più Attiva Santo Musumeci – “Carissimo vicesindaco La Greca, certamente io non la inviterei mai alla festa del mio compleanno, perché probabilmente lei darebbe il regalo a qualcun altro; perché è questo quello che è successo giovedì a quell’incontro. Mi sembra veramente assurdo che venga legittimato un incontro senza l’organizzatore del presidio, come da comunicazione pec inviata alla Digos giorno 19 dicembre e come da pec inviata al comune in data 2 gennaio. Ma la cosa incredibile è che ancora si parla di concessioni ai disabili! Lei deve solo applicare la legge: non deve cercare questa volta, dopo le strade alternative che raccomandava ai disabili per non attraversare le Ztl, delle app alternative. Infine vorrei che fosse chiaro che chi è venuto a quell’incontro è venuto a titolo personale senza rappresentare il presidio, ma cercando solo un po’ di visibilità e forse per qualcuno un posto alla Consulta della disabilità” – qui la conclusione della nota – “Catania più Attiva prende quindi le distanze da un incontro molto probabilmente costruito a tavolino il giorno prima per ridurre l’impatto mediatico che è riuscita a conquistarsi nelle ultime due settimane, ed è pronta a intraprendere una nuova azione di disobbedienza civile e altre azioni ancora, preferendo poche chiacchiere e più concretezza, qualora non si dovesse realizzare in tempi brevi la ventilata disponibilità dell’amministrazione a rivedere il provvedimento A09/6 del 9 gennaio 2023, ciò che era alla base dei motivi per cui è stato indetto il presidio“.