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Michele Musumeci nuovo segretario generale Fisascat Cisl

Michele Musumeci è il nuovo segretario generale della Fisascat Cisl di Catania, la federazione delle lavoratrici e dei lavoratori del terziario, del turismo e dei servizi, eletto nel corso del 21esimo congresso territoriale della federazione.

Il sindacalista Michele Musumeci

Chi è Michele Musumeci

Michele Musumeci sindacalista catanese 62enne, vanta una militanza da più di 30 anni nella Cisl e subentra alla segretaria uscente Rita Ponzo, affiancandosi di Federica Scammacca e Giuseppe Sapienza.

Il contesto congressuale

Al congresso hanno partecipato la segretaria nazionale Fisascat Cisl Giusy Sferruzza,il segretario generale omologo per la Sicilia Stefano Spitaleri, il segretario generale Ust Cisl Catania Maurizio Attanasio, il presidente del comitato provinciale Inps e responsabile nazionale del personale italiano delle basi Nato Tony Fiorenza; essi hanno parlato delle tematiche lavorative affrontate quotidianamente tra cui il cosiddetto “lavoro povero“.

La nota di Fisascat e Cisl

Ci sono sempre più aziende che abbandonano i contratti tradizionali a favore di contratti firmati da associazioni minoritarie, veri e propri contratti spazzatura, che peggiorano le condizioni dei lavoratori: nella maggior parte di questi contratti non è prevista la 14sima mensilità o lo straordinario retribuito con la dovuta maggiorazione. Spesso imprenditori senza scrupoli approfittano della debolezza dei lavoratori, ai quali impongono lavoro part-time, inquadramenti a livelli inferiori e clausole fin troppo flessibili. Chiediamo alla politica di approvare una norma che vincoli il Cnel a non approvare contratti di lavoro depositati da soggetti non rappresentativi, mentre bisogna vincolare le aziende ad applicare il Ccnl di riferimento, nelle gare di appalto, occorre l’obbligo all’adozione del sistema dell’offerta più vantaggiosa e non al massimo ribasso, come invece avviene oggi, con tutte le contraddizioni che tale sistema produce. È necessario far emanare norme legislative che definiscano in modo più vincolante procedure e regole finalizzate a garantire integralmente le medesime condizioni dei lavoratori occupati negli appalti“.

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