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Incontro in Prefettura tra le sigle che si occupano dell’emergenza abitativa tra cui Asia Usb rappresentata da Salvatore D’Arrigo, che hanno raccontato il dibattito avvenuto e le varie conclusioni di esso.
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Il racconto della delegazione di Asia Usb
“Ieri si è svolto un incontro riguardante i senzatetto senza fissa dimora, un incontro richiesto un mese fa da sindacati inquilini e da associazioni impegnate, a vario titolo, nel sostegno e nell’assistenza abitativa, legale, sociale e sanitaria di chi, o per scelta o per mancanza di reddito o per altro ancora, vive e dorme per strada. Come Asia siamo stati fra i firmatari della richiesta dell’incontro e ieri, come abbiamo fatto in altre sedi, abbiamo evidenziato che a Catania la questione abitativa, in tutti i suoi segmenti, è amministrata senza alcun progetto abitativo, anzi senza un piano abitativo. In questa città fra i senzatetto senza fissa dimora non ci sono solo migranti, ci sono anche cittadine e cittadini catanesi sfrattati, senza reddito e anche loro abbandonati in strada dalle istituzioni locali. In questa città per chi dorme per strada c’è un solo dormitorio pubblico a disposizione, che non riesce ad ospitare tutte e tutti coloro che ne richiedono l’ospitalità. In questa città proprio la Prefettura ha recentemente individuato a Catania ben cinque zone rosse dove praticamente dormono i senzatetto senza fissa dimora. In questa città si registra un numero impressionante di sfratti per morosità non colpevole mentre fioriscono cantieri per la realizzazione di palazzi per ricchi, supermercati dove erano previste scuole pubbliche, assegnazioni di case popolari ridotte al minimo storico…Dall’incontro sono emerse da parte della Prefettura diverse promesse: implementare i dormitori, sollecitare l’intervento dell’amministrazione comunale, fronteggiare l’emergenza abitativa e in modo particolare dei senzatetto senza fissa dimora. Ma come? Con soluzioni concrete? No, solamente progetti in divenire, ricerca di fondi europei, del Pon e del Pnrr…Concludendo l’incontro abbiamo chiesto assieme a tutte le associazioni e agli altri sindacati inquilini presenti di essere coinvolti dalla Prefettura nelle attività a favore degli ultimi, non solo dei senzatetto senza fissa dimora, risaltando anche le problematiche riguardanti le sorelle e i fratelli migranti presenti a Catania, città meticcia“.