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La Zona Industriale di Catania sta vedendo negli ultimi tempi il dibattito sulla situazione dello stabilimento di StMicroelectronics, che ha interessato vari sindacati per i lavoratori annessi alla realtà in questione; ad esempio Fim Cisl ha realizzato una nota congiunta con il segretario nazionale Massimiliano Nobis e quello regionale Piero Nicastro.
La nota congiunta di Fim Cisl
“Il coordinamento della Fim ha sottolineato che rimangono delle perplessità sulla fattibilità di questo percorso visto anche che il 2025 tendenzialmente si chiuderà sui 10 e 11 miliardi. Raddoppiare il fatturato in 5 anni è abbastanza utopistico. Anche a fronte dell’incontro odierno urge il confronto sul piano industriale sul tavolo ministeriale. Se come oggi ha affermato la direzione aziendale si stanno sviluppano piani industriali che traguardino i prossimi dieci anni, è necessario confrontarsi e trovare convergenze anche con il il ministro Giorgetti, il cui Ministero detiene il 13% delle azioni di StMicroelectronics e con il ministro Urso per confermare che la produzione dei semiconduttori è strategica per il nostro paese. Necessario sostenere e rafforzare gli investimenti effettuati sul processo produttivo negli ultimi anni a Catania, per estenderli anche al sito produttivo di Agrate, e per destinare nuove e ingenti risorse alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti da affiancare agli attuali considerati dal mercato “maturi”. Al termine dell’incontro abbiamo evidenziato come possa essere importante valutare possibili percorsi di prepensionamento con la direzione aziendale, ma questo dovrà avvenire successivamente all’incontro ministeriale in quadro complessivo di sviluppo industriale e organizzativo occupazionale“.