
Asp Catania “non smette di progettare in nessun giorno dell’anno“: nell’arco di due giorni essa è stata protagonista della riattivazione della Rsa di Ramacca e la progettazione per nuove strutture su Palagonia e Randazzo tramite i fondi Pnrr.
I nuovi lavori su Palagonia e Randazzo
Consegnati ieri i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità di Randazzo, presso l’ex Istituto di Santa Caterina sito in via Umberto I e della Casa di Comunità di Palagonia, presso il Presidio sanitario sito in Via Sondrio; gli importi degli interventi, finanziati nell’ambito della Missione 6 Salute del Pnrr corrispondono a 2.007.089,28 euro per l’Ospedale di Comunità di Randazzo, mentre 970.093,15 euro, per la Casa di Comunità ivi (presente il Rup Carmelo Greco) e 1.493.638,58 euro per la Casa di Comunità di Palagonia (presente il Rup Mario Favara).
Le dichiarazioni sulla riattivazione della Rsa di Ramacca
Il direttore generale Giuseppe Laganga Senzio commenta la riattivazione della struttura Rsa di Ramacca:
“Oggi restituiamo alla comunità di Ramacca e ai territori limitrofi una struttura importante: una Rsa che ha completato con successo tutti gli adempimenti burocratici necessari per ottenere autorizzazione e accreditamento. Questa struttura risponderà in modo concreto al fabbisogno assistenziale dei cittadini, sia nella funzione di supporto alle dimissioni protette ospedaliere e sia, nella logica del Dm 77, per il potenziamento dei livelli di assistenza territoriale. Il personale impiegato è altamente qualificato e adeguato alle esigenze della popolazione. Siamo sicuri che questa realtà garantirà risposte efficaci ai bisogni del territorio. Voglio anche ringraziare tutti i servizi amministrativi e sanitari che hanno collaborato con la Direzione del Distretto sanitario di Palagonia per il raggiungimento di questo importante traguardo“.
Queste sono le dichiarazioni del direttore sanitario Giuseppe Angelo Reina:
“Questa struttura rappresenta un supporto fondamentale per gli ospedali, permettendo il trasferimento di pazienti che non necessitano più di cure ospedaliere, ma che devono ancora essere seguiti, ad esempio in percorsi riabilitativi. È utile anche per i medici di base, offrendo una risorsa concreta per ricoveri di sollievo per persone non autosufficienti, soprattutto nei casi in cui manchi il supporto familiare. L’obiettivo è garantire cure appropriate in un ambiente adatto, favorendo il recupero dell’autonomia del paziente nel più breve tempo possibile“.
Qui quelle del direttore del Distretto sanitario Giacomo Spallina:
“Desidero ringraziare la Direzione strategica per averci accompagnato e supportato in questo percorso. La riattivazione di questa Rsa rappresenta un tassello fondamentale nel rafforzamento della rete territoriale assistenziale. Grazie al lavoro sinergico tra i diversi servizi siamo riusciti a restituire alla comunità una struttura moderna, accogliente e efficiente. Il nostro impegno è ora orientato a garantire un alto livello di integrazione tra le risorse del territorio, nello spirito del Dm 77, assicurando in connessione con le Cot, risposte tempestive e appropriate ai bisogni di salute della popolazione, in particolare delle persone più vulnerabili“.