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Aci Sant’Antonio, inizio lavori della biblioteca: consegna il 7 maggio

Ultimamente su Aci Sant’Antonio le belle notizie si susseguono: ultima la consegna dei lavori per ripristinare dai danni la biblioteca comunale (rimasta danneggiata dal sisma del 2018), con soddisfazione dell’amministrazione comunale santantonese.

Il sindaco di Aci Sant’Antonio Quintino Rocca (foto di repertorio)

Le dichiarazioni del sindaco di Aci Sant’Antonio Quintino Rocca

Quella di oggi è una giornata importante, perché erano due i lavori legati alla ricostruzione pubblica post sisma che dovevano ancora partire, cioè quello legato la biblioteca e quello legato al centro diurno per gli anziani, e finalmente vediamo partire il primo di questi due. Stiamo dimostrando di poter essere un modello: la ricostruzione del dopo terremoto sta funzionando come non aveva mai funzionato in relazione ad altri terremoti, e questo è anche merito di una struttura commissariale che funziona, retta in maniera saggia e sapiente dal commissario Scalia”.

Le dichiarazioni del commissario eventi sismici Salvatore Scalia

Si tratta del comune che è riuscito ad essere il primo a completare sostanzialmente l’avvio di tutti i lavori legati all’edilizia pubblica in essere. Oggi si iniziano questi, giorno 7 maggio ci sarà la consegna dell’immobile finito di via Umberto I e a breve, ritengo addirittura a giorni, si potrà procedere anche all’affidamento dei lavori per il centro diurno per gli anziani. Inoltre è già in fase di avvio la ricostruzione di tutti i muri danneggiati”.

Il contributo sul disagio abitativo

Il primo cittadino santantonese e il commissario agli eventi sismici hanno commentato con soddisfazione anche il contributo in merito al disagio abitativo creato per mezzo del sisma del 2018, qui commenta il primo dei due:

Siamo orgogliosi di essere stati i primi a farlo, e devo sottolineare che non è stato un caso essere i primi: lo abbiamo voluto. Ho sempre auspicato che questa forma di contributo arrivasse puntuale, già quando era ‘Cas’, perché non è possibile far aspettare persone che stanno vivendo un disagio. Quando sono cambiate le modalità ci siamo trovati anche noi, naturalmente, spiazzati, perché c’era del lavoro nuovo da fare, ma ho chiesto agli uffici di trattare questa novità con assoluta emergenza, considerandola una priorità, e così è stato fatto. Per questo ringrazio il dottor Mazzarino, l’impiegata Chisari e il geometra Finocchiaro. Oggi, quindi sono molto contento di poter dire che la prima tranche è stata erogata. L’idea politica che sta dietro è evidente, e forse è anche pleonastico sottolinearlo: bisogna rivolgersi anzitutto a chi soffre, pensare anzitutto a chi ha un disagio, e poi a tutto il resto”.

Qui invece il commissario:

Considerato che l’odierna normativa comporta un potenziale ampliamento della platea degli aventi diritto al nuovo contributo rispetto a quella che percepiva il precedente, occorre meglio individuare quali siano le cause del disagio abitativo conseguente all’attuale stato di inagibilità degli immobili già destinati ad abitazione principale; un contributo aggiuntivo in favore di coloro che hanno trovato sistemazione in immobili condotti in locazione, atteso che tale situazione è sicuramente deteriore rispetto a quella di coloro che non sono soggetti al pagamento di canone alcuno”.

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