AssociazioniComunicatiEconomiaMisterbiancoNotizieStoria

Tema del primo maggio, riflessione di Agata Aiello di Acli

Il primo maggio non è soltanto una data festiva, ma indica qualcosa che storicamente ha un profondo significato, e la dirigente regionale e nazionale di Acli Agata Aiello ne analizza la tematica.

L’analisi di Agata Aiello

La giornata del primo maggio va oltre la memoria storica e rappresenta un momento per riflettere sul valore del lavoro e per continuare a parlare di diritti dei lavoratori. E anche quest’anno avremo poco da festeggiare, considerato che negli ultimi dieci anni sono aumentati del 55% i lavoratori con reddito povero. Un dato che è venuto fuori da una ricerca dell’Iref, l’Istituto di Ricerca delle Acli , realizzata grazie ai dati di circa 800mila dichiarazioni anonime dei redditi fornite dal Caf Acli. Nello specifico, la ricerca denominata “Un lavoro non basta” ci racconta come in Italia oggi si può lavorare a tempo pieno e restare poveri. Infatti la ricerca mette in luce prima di tutto come la diseguaglianza retributiva e i lavori a basso reddito siano due fenomeni strettamente correlati, che hanno visto un trend di crescita negli ultimi quindici anni. Gli altri dati ci raccontano di un paese dove l’uguaglianza salariale di genere è ancora molto lontana: il campione, infatti, evidenzia come le donne con lavoro a basso reddito siano il 54% in più rispetto agli uomini. Le diseguaglianze, oltre che di genere, sono anche tra generazioni: gli Under 30 con un lavoro povero sono il 70% in più rispetto agli Under 50. Inoltre, il divario tra Nord e Sud purtroppo permane anche a livello di salario. E sul tema del salario, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è espresso in questi giorni affermando che “sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia”…In questo contesto così preoccupante in cui persistono fenomeni di precariato, di disoccupazione giovanile, sfruttamento e lavoro nero, il primo maggio deve essere un’occasione per ribadire la centralità del lavoro, di un lavoro dignitoso e sicuro. Un’occasione per sollecitare le forze politiche affinché venga affrontato questo tema in modo serio e strutturato tenendo in considerazione le specificità territoriali. Non si può più sentire parlare di morti sui luoghi di lavoro. E’ necessario attivare una politica di prevenzione per garantire posti di lavoro, non solo giustamente retribuiti, ma anche sicuri. Le Acli, con la loro presenza capillare, continueranno ad essere presidio e a svolgere quel ruolo di sentinelle pronte ad ascoltare i bisogni della gente e a tutelare i loro diritti, dandogliene voce. Rinnoviamo, in quest’occasione, l’impegno per la tutela e la promozione del lavoro e dei lavoratori rimarcando la nostra vocazione al concetto di lavoro come strumento di partecipazione alla vita democratica, di emancipazione sociale e di coesione sociale“.

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio