
Cade il Catania contro il Pescara
Finisce 0-1 a favore del Pescara la sfida di andata giocata al “Massimino”. Catania che domina per tutta la partita ma vede, nel finale, svanire tutti i tentativi avanzati durante il match.
LA PARTITA
CATANIA (3-4-2-1): Dini; Ierardi, Di Gennaro (VC), Celli; Raimo, Quaini, Di Tacchio (C), Anastasio; Jimenez, Stoppa; Inglese.
A disp. Farroni, Bethers, Butano, Del Fabro, Allegretto, Frisenna, De Rose, Forti, Sturaro, Guglielmotti, Dalmonte, De Paoli, Montalto.
All. Toscano
PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierozzi, Brosco (C), Pellacani (VC), Moruzzi; Valzania, Squizzato, Dagasso; Merola, Ferraris, Bentivegna.
A disp. Saio, Profeta, Letizia, Kraja, Meazzi, Alberti, Cangiano, Tonin, Crialese, Staver, Lonardi, De Marco, Saccomanni, Arena, Lancini.
All: Baldini
Primo Tempo
Al 3’, una chance importante capita sui piedi di Stoppa che, da posizione favorevole, manda però il pallone alto. I rossazzurri mantengono la pressione nei primi minuti, ma il Pescara, pur concedendo campo, si difende con ordine.
Al 10’, ci prova Bentivegna dalla distanza, ma la conclusione non crea difficoltà a Dini. La partita resta bloccata sullo 0-0, con il Catania che prova ad alzare i ritmi e un Pescara attento a contenere. Ammonito Dagasso per un intervento deciso. Alla mezz’ora il risultato non si sblocca, ma l’intensità cresce: la squadra di Toscano aumenta la fisicità e insiste nella metà campo avversaria.
Nel finale di tempo, Jimenez va vicino al gol due volte: prima al 37’ con un diagonale fuori di poco, poi al 39’ con un’altra conclusione neutralizzata da Plizzari. Al 41’, Di Tacchio svetta su tutti, ma il suo colpo di testa sorvola la traversa. Dopo un minuto di recupero, si va al riposo sullo 0-0.
Secondo Tempo
La ripresa si apre con un doppio cambio per i padroni di casa: Toscano inserisce Dalmonte e Sturaro per dare nuova linfa, mentre il Pescara risponde con Meazzi al posto di Valzania. I biancazzurri appaiono più intraprendenti rispetto al primo tempo e iniziano a farsi vedere con maggiore frequenza nella metà campo avversaria.
Arrivano le prime ammonizioni del secondo tempo: Ierardi finisce sul taccuino dell’arbitro e, essendo diffidato, salterà il ritorno. Poco dopo, stesso destino per Celli e anche per Sturaro, che verrà squalificato per la prossima. Al 57’, il Delfino cambia ancora: fuori Bentivegna, dentro Cangiano.
Il Catania sfiora il vantaggio con Inglese, che però manca il bersaglio da distanza ravvicinata. Al 62’, Guglielmotti prende il posto di Raimo. Al 71’, Di Tacchio impegna severamente Plizzari con una conclusione potente al volo: il portiere ospite si supera.
Nel finale, le squadre si allungano. Toscano mette dentro Montalto per Celli, passando a un assetto ultra offensivo. Ma proprio quando i siciliani sembrano pronti all’assalto decisivo, arriva la beffa: all’86’, Merola conclude un contropiede magistrale con un morbido pallonetto che batte Dini per lo 0-1. Dopo il check del VAR, la rete viene convalidata.