
Tragedia di Ognina, il cordoglio della società civile: “Allarme”
L’episodio di cronaca che ha sicuramente colpito maggiormente l’opinione pubblica siciliana ed italiana è quello del trentenne tragicamente ucciso in piazza Mancini Battaglia a Catania da un posteggiatore abusivo 37enne, cogliendo il cordoglio di vari attori sociali della società civile.
Il cordoglio della società civile
Questa la nota di Maurizio Attanasio segretario generale di Cisl Catania:
“L’omicidio di Santo Re a Ognina ci ha colpito nel profondo, lasciandoci senza parole e con un dolore immenso nel cuore. Non è stato un incidente, né una tragica fatalità: è stato un atto vile, crudele, un’esplosione di violenza ingiustificabile che ha strappato alla vita un giovane padre di famiglia, un lavoratore onesto, un uomo che amava il suo lavoro, la sua città e la sua famiglia. Santo Re non meritava di morire così. La sua morte è un grido di allarme per tutti noi. Non possiamo più restare in silenzio di fronte a questa escalation di microcriminalità e violenza che dilania la nostra comunità. È inaccettabile che chi commette atti così efferati sia spesso già noto e, purtroppo, in qualche modo tollerato. Il dolore per la perdita di Santo è immenso, ma non basta solo il lutto, il cordoglio e le parole di circostanza. Serve un impegno collettivo, forte e concreto. Le istituzioni devono intervenire con decisione, ma anche noi cittadini abbiamo la responsabilità di alzare la voce, di pretendere sicurezza, legalità e rispetto per le regole, per costruire insieme una Catania che non abbia più paura. La memoria di Santo Re deve diventare la scintilla che accende un cambiamento reale. Una città dove ogni vita sia tutelata, dove la violenza è la delinquenza non abbiano più spazio, dove il diritto a vivere in sicurezza non sia un privilegio ma un diritto di tutti. Non dimentichiamo Santo. Penso che occorra onorarlo impegnandoci, ognuno nel proprio ruolo, a fare di più, a essere uniti nel ridare decoro e dignità alla nostra città. A dare certezze che la nostra città non è un luogo dove ci si può permettere di violare, in modo impunito e spavaldo, le regole di civiltà e la legge. Santo merita il nostro rispetto e il nostro ricordo. Catania merita pace, merita giustizia, merita speranza“.
Queste invece sono le dichiarazioni del coordinatore provinciale catanese di Noi Moderati Emanuele Pezzino:
“Siamo sconcertati e fortemete preoccupati per l’ennesimo episodio di violenza accaduto a Catania, questa volta finito tragicamente con la perdita di una giovane vita sul lungomare di Ognina, per mano di un personaggio già noto alle forze dell’ordine posteggiatore abusivo e straniero senza fissa dimora. Ci uniamo al cordoglio, espresso già dal sindaco e dalle altre autorità alla famiglia, alla sua nota in città comunità lavorativa e non possiamo evitare di prendere spunto da questo episodio gravissimo che macchia di sangue l’intera città per fare alcune considerazioni. Sono mesi ormai che come forza politica denunciamo la difficile situazione sotto il profilo della sicurezza in città e facciamo appelli e richieste per attivare iniziative per fronteggiare questa realtà drammatica che sta vivendo Catania, diventata ormai una vera e propria polveriera di insicurezza, inciviltà e violenza pronta ad esplodere in qualsiasi luogo e qualsiasi ora del giorno. Sono ripetuti gli episodi più o meno gravi che accadono nel territorio cittadino, in particolare nelle aree centrali della città. Dopo il fatto gravissimo dello stupro alla Villa Bellini di qualche tempo fa, le aggressionii agli uomini delle Forze dell’Ordine, le scorribande di baby gangs nelle aree della movida per arrivare agli episodi degli ultimi giorni con la denuncia di tentate molestie sessuali subite da una giovane donna in metropolitana in pieno giorno, i giovani derubati e feriti nelle zone della movida qualche notte fa, ci troviamo di fronte ad una quotidiana escalation di degrado, violenza e insicurezza ormai divenuta insostenibile. Rivolgiamo pertanto l’ennesimo appello alle istituzioni, al sindaco, al neo prefetto, al questore, a tutte le autorità competenti, di assumere iniziative concrete per potenziare, come da tempo da noi richiesto, il sistema di controllo e sicurezza in città, in particolare nei siti di interesse turistico e del trasporto locale, le stazioni metro, le vie del centro e capillarmente poi su tutto il territorio. Senza strumentalizzare le vicende e riconoscendo tutto l’impegno profuso dalle forze dell’ordine, crediamo sia necessario fare di più, in fretta e in modo più organizzato. Il fenomeno non è certamente solo catanese e richiede l’impegno e il supporto anche dei governi nazionale e regionale con invio di uomini e risorse, ma questo non può di certo costituire un’attenuante per l’impegno delle istituzioni locali. In vista della stagione estiva, durante la quale si intensificheranno le presenze di turisti, la città non può permettersi di non risultare accogliente e sicura.Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di istituire un comitato permanente per la sicurezza cittadina, preposto alla valutazione di tutte le situazioni critiche presenti in città, in particolare nel centro storico e negli hub di interesse maggiore della collettività, così da monitorare le aree più a rischio e adottare misure concrete per fronteggiare questa terribile emergenza che afflige la nostra città. Chiediamo al sindaco, al prefetto, alle altre istituzioni preposte il massimo impegno in tal senso, ai parlamentari nazionali di farsi carico di mettere a conoscenza del governo nazionale la situazione catanese per ottenere impegni concreti in termini di risorse sia economiche che umane tali da permettere di limitare questi dilaganti fenomeni+ che ormai sempre di più attanagliano la nostra città, lasciando un segno profondo di insicurezza nei cittadini“.
Qui il cordoglio del segretario territoriale Ugl Catania Giovanni Musumeci:
“Di fronte a episodi come questo è impossibile restare in silenzio. Siamo sconvolti per l’ennesima, assurda morte di un lavoratore perbene, strappato alla vita da un gesto folle e ingiustificabile. Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza alla famiglia della vittima, ai colleghi e a quanti gli erano affezionati. Questa tragedia solleva interrogativi drammatici sulla gestione della sicurezza nei nostri quartieri e sulla presenza di soggetti noti per pericolosità che continuano a circolare impunemente. È ora che si affronti con serietà il tema della tutela dei cittadini e dei lavoratori, che ogni
giorno contribuiscono onestamente alla nostra comunità. Non possiamo più permettere che
l’indifferenza o la burocrazia alimentino ulteriori tragedie“.
FOTO DI REPERTORIO