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Manifestazione nazionale sanitaria a Roma: Cimest annuncia chiusura ambulatori

Nella giornata di domani come già preannunciato ci sarà la manifestazione nazionale a Roma di buona parte del settore sanitario a cui ha anche aderito il Cimest, giornata che vedrà la chiusura di ambulatori specializzati convenzionati.

Le dichiarazioni congiunte dei referenti Cimest Sicilia

Noi manifestiamo per un servizio sanitario territoriale che garantisca la salute in maniera egualitaria ed universale. Le nostre strutture rischiano di subire danni irreparabili fino alla chiusura con i conseguenti licenziamenti e in più il dissesto di tutta l’economia dell’indotto. La scomparsa delle nostre strutture provocherebbe un vulnus del diritto alla salute garantito dalla Costituzione perché non sarebbe più realmente esigibile. Le cure sanitarie non devono essere un lusso, oramai quasi nessuna priorità impostata viene rispettata creando certamente l’allungamento inesorabile delle liste d’attesa con notevoli ritardi nell’erogazione delle visite e conseguentemente le diagnosi e le terapie. Il malato è costretto o a pagarsi le prestazioni o si rivolge ai Dipartimenti d’Urgenza intasando i Pronto Soccorso. Le richieste che vengono avanzate al Governo sono: pari dignità ed essere riconosciuti come “Presidi sanitari territoriali”; la sospensione del DlConcorrenza” in quanto non va applicato secondo la direttiva europea “Bolkestein”; la definizione del nuovo nomenclatore tariffario con tariffe che riflettano i costi reali dei servizi offerti, che permettano di investire in innovazione, nuove tecnologie, risorse umane al fine di rendere il referto sempre più affidabile ed informativo, rispondente a criteri di qualità, di tracciabilità, nel segno della prossimità, della risposta efficace ed efficiente al bisogno di salute; la tutela della dignità della dirigenza medica e sanitaria rispettando le rispettive competenze professionali; il rispetto della legge dei percorsi autorizzativi e di accreditamento da parte di tutti gli attori, affinché venga garantita in maniera univoca e trasparente la qualità del servizio nell’interesse prioritario del paziente ed infine il ridimensionamento delle prestazioni che di recente vengono eseguite in farmacia quali elettrocardiogrammi, holter, spirometria, fisioterapia, prelievi di sangue eccetera; prestazioni di esclusiva competenza medica. La specialistica territoriale sottofinanziata obbligherà i pazienti a pagarsi le prestazioni con il rischio di intasare maggiormente ospedali e Pronto Soccorso“.

FOTO DI REPERTORIO

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