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Biancavilla, donne aggrediscono medico, la condanna di Asp:”Vile”

Aggredita la scorsa notte un medico dell’Uoc di Pediatria dell’ospedale di BiancavillaMaria Santissima Addolorata“, con il coinvolgimento loro malgrado degli infermieri presenti, con l’intervento propositivo di una guardia giurata.

La dinamica dell’accaduto

Responsabili dell’aggressione si sono rivelate due giovani donne che pare avrebbero agito con premeditazione; l’intervento della guardia giurata da un lato e dall’altro dei Carabinieri giunti sul posto hanno fermato l’aggressione e quest’ultimi hanno verbalizzato i fatti, una donna attualmente sarebbe in stato di fermo.

La condanna di Asp Catania

L’aggressione subita dalla dottoressa e dagli operatori dell’ospedale di Biancavilla è un atto gravissimo. Esprimiamo ai colleghi solidarietà e vicinanza. Saremo a loro fianco nelle sedi opportune per condannare questo atto vile e assolutamente ingiustificabile. In questo caso non sono invocabili neppure giustificazioni emotive. Nessun piccolo paziente o familiare era ricoverato nel Presidio. Non è tollerabile entrare in ospedale con l’obiettivo di imporre con la forza e la violenza una presunta ragione. Si ringraziano i Carabinieri per il loro tempestivo intervento. È necessario compiere un ulteriore salto educativo e culturale. Nonostante gli sviluppi normativi, l’inasprimento delle pene, le attività di prevenzione messe in campo, le misure di sicurezza attivate e le numerose attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica constatiamo che la prevenzione non è mai abbastanza“.

La posizione di Ugl Salute Catania

È trascorsa appena una settimana dall’ultima aggressione al personale sanitario, ed oggi dobbiamo registrare con indignazione un nuovo episodio di violenza: questa volta infatti è stata colpita una collega pediatra presso l’ospedale di Biancavilla…Come organizzazione sindacale continuano esprimiamo la nostra piena vicinanza alla collega vittima di questa vile aggressione. Ancora una volta, chi ogni giorno si dedica con professionalità e dedizione alla cura dei pazienti si trova a dover affrontare atti di violenza che non possono e non devono essere tollerati. Chiediamo con forza il ripristino del presidio di Polizia presso le sedi ospedaliere, come misura immediata per tutelare il personale sanitario e garantire un ambiente di lavoro sicuro. La presenza costante delle forze dell’ordine sarebbe un forte deterrente contro gli episodi di violenza, oltre a rappresentare un supporto concreto per il personale in situazioni di emergenza. La ripetitività di questi episodi evidenzia una grave lacuna nella gestione della sicurezza nelle strutture sanitarie. È necessario che si adottino provvedimenti urgenti e concreti per fermare questa escalation di violenza e garantire la serenità di chi lavora e di chi accede alle cure. Proponiamo inoltre con forza concludono di istituire dei facilitatori di comunicazione dentro le strutture sanitarie. Queste figure professionali, adeguatamente formate, potrebbero migliorare il dialogo tra pazienti, familiari e medici, riducendo incomprensioni e tensioni“.

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