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Festeggiamenti di San Sebastiano: il pontificale

Mentre si svolgono i Festeggiamenti in onore del Santo Patrono Sebastiano ad Acireale, si è già svolto il pontificale presso l’omonima Basilica Collegiata con l’omelia del vescovo Antonino Raspanti e la presenza di autorità civili, religiose e Forze dell’Ordine.

Il vescovo di Acireale Antonino Raspanti all’interno della Basilica Collegiata di San Sebastiano

L’omelia del vescovo di Acireale Antonino Raspanti

Perdere la vita per Gesù, come fece San Sebastiano, è un atto di estrema dedizione e amore verso Dio e il Vangelo. San Sebastiano sacrificò tutto, persino la sua carriera e il suo status, affrontando l’imperatore e rinunciando alle ambizioni terrene per seguire la propria coscienza. La sua testimonianza ci invita a riflettere su ciò che veramente conta. Non dobbiamo ambire solo a vincere le guerre del mondo o a costruire una città terrena, seppur importante, basata su potere e dominio. La vera costruzione della civiltà umana si fonda sulla giustizia, sul diritto e sull’amore. È nostro dovere impegnarci a creare un futuro di speranza, specialmente per i giovani, dove la voce di Dio risuoni in ogni cuore. L’esistenza dell’uomo non può essere fondata sulla menzogna, sull’inganno e sulla violenza. L’amore non è solo una questione di sentimenti, ma anche di scelte coraggiose e di azioni che rispecchiano la verità e la giustizia. Solo attraverso questi valori si può raggiungere una pace autentica e una fraternità che abbraccia tutti, senza escludere e scartare nessuno. Il martire è lo specchio di Cristo, che infonde fiducia e speranza per il futuro. Il sacrificio di San Sebastiano non è stato vano. Il suo esempio di fedeltà, lealtà e integrità resta un faro per chiunque desideri costruire un mondo migliore, fondato sui valori del Vangelo.

La presenza istituzionale alla Basilica Collegiata di San Sebastiano, a sinistra Roberto Barbagallo e Michele Greco

Il commento del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo

La piazza è gremita, nonostante sia un giorno feriale c’è ancora più gente in strada dello scorso anno, segno che la devozione è veramente forte. C’è un attaccamento viscerale della città con il suo compatrono, che è fede, cultura, tradizione e folclore. Tantissimi aspettano la festa con emozione e tantissimi Acesi che vivono e lavorano fuori tornano per rivedere San Sebastiano, è bello riabbracciarli. La lunga processione per le vie della città ci aiuta a riscoprire i nostri quartieri, che si impegnano al massimo per prepararsi al passaggio del santo. San Sebastiano non è solo il giorno della festa, per questo con il vescovo Raspanti e la diocesi abbiamo voluto dedicare tutto il mese di gennaio alla riscoperta del sacro, dell’arte, della cultura, della devozione che fanno parte della storia e della vita di Acireale. Tutti gli eventi del Mese dell’Arte Sacra, le visite guidate nelle chiese, le mostre, gli incontri, i concerti, ruotano intorno alla straordinaria Festa di San Sebastiano, che viviamo anche quest’anno con grande emozione”.

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