
La stagione congressuale Cisl prosegue: gli ultimi giorni hanno visto la conferma di segretario generale di Alfio Turrisi di Fai Cisl con a fianco Valeria Camarda e Patrizio Casolaro e la conferma di Massimo De Natale per Cisl Medici con a fianco Sabrina Maria Cilia e Rosario Francesco Caruso.
Per Fai Cisl presente il segretario nazionale Mohamed Saady, l’omologo siciliano Adolfo Scotti, mentre per Cisl Medici invece il segretario nazionale Ignazio Ganga e presente in entrambi il segretario generale provinciale Maurizio Attanasio.
La relazione congressuale di Alfio Turrisi
“È settore fragile con molte vulnerabilità legato ai cambiamenti climatici e, in Sicilia, ha l’aggravante della carenza idrica, che l’anno scorso ha messo in serie difficoltà tante imprese, con la conseguente mancata produzione o peggio ancora l’abbandono degli impianti, come i tantissimi casi successi anche nella Piana di Catania. Diventa utile e importante per tante aziende agricole siciliane la riforma del settore “bonifica”: non si può più aspettare, sono enti commissariati da oltre trent’anni, con personale sempre più esiguo a scapito della gestione. Sappiamo che il Ddl è stato approvato dalla Commissione regionale al Bilancio auspichiamo che abbia lo stesso riscontro positivo anche in aula. Anche nel settore forestale aspettiamo da tempo una vera riforma, una priorità per noi, per il patrimonio boschivo siciliano, ma soprattutto per i lavoratori: occorre urgentemente una legge che riordini il settore, riduca la precarietà, ma soprattutto apra le porte ai giovani…In agricoltura, la sfida più impegnativa è contrastare il lavoro irregolare. Vi si annidano fette di lavoro nero, lavoratori sottopagati, forme di caporalato e concorrenza sleale alle aziende virtuose che applicano i contratti e riconoscono la giusta retribuzione ai lavoratori. Servono, invece, salari adeguati al costo della vita, ma la risposta non può essere certamente un salario minimo “per legge”, ma attraverso la contrattazione e una sana produttività. Occorre ampliare la contrattazione di 2o livello, in modo da equilibrare la crescita della produttività delle aziende a quella economica dei lavoratori, per avere una equa distribuzione della redditività. Per l’ingresso dei lavoratori stranieri occorre riformare il sistema normativo, contrastare ogni forma di razzismo, migliorare le norme richiedenti asilo e protezione umanitaria. Le pubbliche amministrazioni devono realizzare alloggi, evitando i campi nelle periferie delle città, come abbiamo visto a Ciappe Bianche, approfittando dei 200 milioni di euro messi a disposizione dei comuni dal Pnrr“.
Le dichiarazioni del segretario generale Maurizio Attanasio
“Catania ha un’elevata presenza di strutture ospedaliere con reparti d’emergenza e il tavolo prefettizio, già istituito a Catania su nostra sollecitazione, deve avere il compito di un confronto continuo con le aziende ospedaliere e Asp, per trovare insieme soluzioni, anche strutturali, adeguate ad arginare o prevenire gli episodi di violenza, fisica e verbale. C’è bisogno di una grande operazione di informazione e promozione da parte delle istituzioni sanitarie presso il pubblico e poi dare finalmente corpo e funzioni alla medicina del territorio, per assorbire quei casi lievi che oggi contribuiscono a intasare i Pronto Soccorso“.
Le dichiarazioni di Massimo De Natale di Cisl Medici
“C’è bisogno di più personale e quindi vanno superati i tetti di spesa per gli incentivi e rimpinguati i servizi ospedalieri più esposti. Occorre maggiore formazione per gestire i rapporti con i pazienti e i familiari e, a questo proposito, possono tornare utili le nuove tecnologie, da sfruttare anche nella gestione delle liste d’attesa per le prestazioni specialistiche“.
Le dichiarazioni del segretario nazionale Cisl Medici Ignazio Ganga
“Bisogna aprire una nuova pagina…L’ultimo provvedimento di legge, a settembre 2024 che ha inasprito le pene per gli aggressori, va in questa direzione, ma al tavolo ministeriale abbiano richiesto che nei Dvr della sanità deve essere previsto il rischio di aggressione, specie nei pronto soccorso e nell’ambito psichiatrico. Occorre anche ricostruire il rapporto con le istituzioni e ridare loro vigore. Chiediamo che le aziende si costituiscano obbligatoriamente parte civile nei processi a carico degli aggressori, va previsto il danno d’immagine per le aziende ospedaliere e il danno esistenziale per gli aggrediti. E per le donne, che rappresentano oltre il 60 per cento delle vittime, l’equiparazione alle misure applicate per la violenza di genere“.