
La situazione dell’Oda Catania raggiunge l’ennesimo capitolo di una vicenda sempre più sorprendente: dopo le revoche commissariali, ecco che arriva la nomina di presidente per il commissario straordinario uscente Adolfo Landi, motivo per cui le sigle sindacali scrivono una nota congiunta.
La nota congiunta sindacale
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl Salute, Nursind Cgs dopo un incontro alla Prefettura sull’argomento con presenza da parte del viceprefetto aggiunto Fabio Magnano e il Landi stesso, riferiscono la propria posizione:
“Durante la riunione il dottor Adolfo Landi ha comunicato al viceprefetto e ai presenti che il proprio mandato di commissario straordinario dell’Oda è ufficialmente terminato a seguito di un piano di risanamento già in atto e che si attende a breve l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione. Pertanto, non è stato possibile intravedere alcun tipo di impegno operativo o finanziario. Nella stessa giornata attraverso mezzo stampa abbiamo ricevuto comunicazione della nuova nomina dell’avvocato Landi in qualità di presidente della Fondazione affiancato dai membri del consiglio. Ci congratuliamo con il nuovo Cda ma rimaniamo fortemente preoccupati per le sorti dei lavoratori della Fondazione e in attesa del prossimo incontro prefettizio già calendarizzato tra quindici giorni richiediamo un immediato confronto con la presidenza e il nuovo consiglio al fine di ricercare soluzioni concrete per il pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori. Vi è l’urgenza di dare risposte rapide e concrete a tutto il personale coinvolto, che da mesi vive una situazione di forte disagio economico e sociale“.
La posizione di Usb Lavoro privato
Se c’è stato un sindacato che ha manifestato in questi mesi sulla situazione in essere, questo è Usb Lavoro privato, che ribadisce la posizione passata anche ora:
“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” è la famosissima frase pronunciata nel celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Da ieri la stessa frase è come se fosse stata di fatto pronunciata a Catania dall’arcivescovo monsignor Luigi Renna annunciando la nonima, una sua creatura, del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Opera Diocesana Assistenza Catania, cioè dell’Oda: “Sono fiducioso che i membri del Cda agiranno con responsabilità e lungimiranza”. “Responsabilità e lugimeranza”, e dopo otto anni di commissariamento? Dopo otto anni di commissariamento l’ente diocesiano è stato affidato ad un Cda con presidente l’avvocato Adolfo Landi. Un’operazione gattopartesca con cui lo stesso avvocato Landi fino ieri mattina conmmissario straordinario viene trasformato nel presidente del nuovo Cda. Lo stesso avvocato Landi, di cui questa organizzazione sindacale in questi mesi ha ripetutamente chiesto le dimissioni considerando il trattamento subito dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’Oda che attualmente attendono il pagamento degli stipendi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio 2025. Un’operazione gattopardesca, con l’arcivescovo Renna che nel decreto di revoca del commissariamento e di nomina del nuovo Cda, ha ringraziato l’avvocato Landi per il lavoro svolto nominandolo per la sua esperienza, nuovo presidente dell’Oda “affinché, coadiuvato dal Consiglio di amministrazione, provveda a trovare soluzioni risolutive dello stato dell’Opera, a vantaggio degli ospiti e dei dipendenti”. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, è attualissimo ancora una volta, questa volta sulla pelle dei dipendenti dell’Oda e degli assistiti dell’Oda“.