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RITORNA ASTRAZENECA. IL VIA LIBERA DELL’EMA: “I benefici sono superiori ai rischi, ma non escluso legame con casi di trombosi (rare). Aggiornato il foglio illustrativo”.

È stato pronunciato il via libera al vaccino AstraZeneca.

Oggi l’Ema ha sbloccato il vaccino. Il farmaco era stato sospeso in 16 Stati membri tra cui l’Italia e ora può essere di nuovo utilizzato in tutta Europa senza nessuna limitazione.

<<I benefici sono superiori ai rischi>>, ha annunciato in conferenza stampa la direttrice dell’ente regolatore, Emer Cooke, aggiungendo inoltre che non vi sono stati <<problemi di qualità sui lotti>>. Dopo le varie analisi sugli eventi accaduti nei giorni scorsi, adesso l’Agenzia europea per i medicinali conferma la sicurezza del vaccino anti Covid. Di conseguenza, i 16 paesi che avevano sospeso in via precauzionale l’utilizzo del farmaco, adesso possono sbloccare la somministrazione cercando di recuperare i rallentamenti causati da questo stop.

<<Restiamo fiduciosi sui vaccini che sono fondamentali per la sfida che stiamo affrontando>> aggiunge il capo della Commissione di farmacovigilanza, Sabien Straus. Tuttavia, anche se i benefici sono superiori ai rischi, lo stesso Ema ha dichiarato che <<non si può escludere un legame con i rari casi di trombosi>> e dunque occorre <<avvertire tale possibilità>>. L’Ema comunque afferma che gli studi a tal proposito continueranno.

Sempre Ema annuncia che ci sarà una modifica al foglietto illustrativo del farmaco AstraZeneca in quanto informare in modo chiaro la popolazione è uno degli obiettivi che l’ente si pone.

<<Deve essere aggiornato, è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari>> dice il capo della Commissione <<per permettere di mitigare gli effetti collaterali>>.

Fino a ieri vi erano eventi sospetti di trombosi cerebrale dopo la vaccinazione AstraZeneca, in Italia i casi sono stati 3, seguiti da Germania con 7, 1 Spagna, 3 nel Regno Unito. La presidente del Comitato di farmacovigilanza ha annunciato che <<l’Ema continuerà a lavorare sui casi approfondendo tutti gli eventi sospetti>>.

Ora, le intenzioni da Palazzo Chigi sono di riassorbire il vaccino AstraZeneca nel piano vaccinale nel giro di due settimane. L’interruzione della somministrazione ha lasciato indietro in Italia circa 200 mila persone che stavano per riceverlo. 

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