Festa dello Statuto 78simo anniversario. Schifani: “Assicurare un futuro migliore”
Nella giornata di ieri la Sicilia si è apprestata a celebrare la ricorrenza del 78simo anniversario della Festa dello Statuto, ma la riflessione che si pone è anche su “quale futuro aspetta all’isola“.
La storia dell’autonomia siciliana
L’autonomia siciliana è dettata dallo “statuto speciale” ( status che l’isola ha in comune con Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) per avere ampia autonomia legislativa, amministrativa e fiscale.
Essa nacque anche per agire in contrasto con il sentimento indipendentista diffusosi nel secondo dopoguerra, ma dopo pochissimo tempo ci fu una “convergenza” verso la vita della neonata Repubblica Italiana, con le prime elezioni regionali nel 1947.
Nota fondamentale è che lo Stato italiano secondo l’articolo 38 dello Statuto sarebbe tenuto con piano quinquennale a raccogliere con un ammontare da stabilirsi del denaro pubblico proveniente da altre regioni, piuttosto che l’articolo 37 riguardo la condizione delle imprese esterne all’isola che aprono impianti e o stabilimenti in merito all’accertamento dei redditi.
La sede della Regione è suddivisa in due storici palazzi: uno è la sede della presidenza della nonché Palazzo d’Orléans, l’altro è la sede dell’Ars cioè Palazzo dei Normanni, la sede del parlamento più antico d’Europa nato nel 1130; altra “originalità” è il Cga (Consiglio di giustizia amministrativa) organismo similare al Consiglio di Stato.
L’auspicio del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che all’interno di una sua pagina social fa gli auguri alla Regione partendo dai giovani, nello specifico quelli di alcune scuole palermitane:
“Oggi è il settantottesimo compleanno dello Statuto Siciliano e come ogni anniversario che si rispetti è un momento di festa, che ho scelto di condividere con gli alunni degli istituti Pertini e Livatino di Palermo.
Chi mi conosce bene sa che il confronto con i giovani è sempre stato uno dei principi che hanno ispirato la mia attività politica perché credo che assicurare un avvenire migliore ai nostri figli e ai nostri nipoti sia un obbligo morale, prima che politico.
Loro rappresentano il futuro della nostra regione e spetta a loro esaltare il valore dell’Autonomia nel suo fondamentale processo evolutivo senza mai dimenticare quali siano i nostri doveri verso le nuove generazioni“.
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