Aci Castello, l’intervento di Scandurra sulla vicenda collettore fognario:”Entro il prossimo 31 dicembre”
Nell’arco di questi anni una delle vicende che ha creato dibattito sul territorio di Aci Castello è stata quella sul collettore fognario, motivo per cui il primo cittadino castellese Carmelo Scandurra ha espresso la sua posizione in merito per mezzo di una sua pagina social.
Il post social del sindaco di Aci Castello Carmelo Scandurra
“In questi giorni si leggono post che mettono in cattiva luce Aci Castello e in maniera più marcata Aci Trezza, a causa della qualità dell’acqua del nostro mare. Sono perfettamente consapevole del fatto che, nel mondo dei social, della realtà dei fatti non importa niente a nessuno. Ma è dai fatti che bisogna partire, se si vuole impostare un discorso concreto, reale, trasparente e onesto. Bene: i fatti dicono che i ripetuti controlli da parte dell’Asp hanno dimostrato il buono stato delle nostre acque, tant’è che quest’anno non è stato necessario emettere alcun divieto di balneazione temporaneo. Rimane inalterata la situazione laddove persiste il divieto di balneazione permanente, che sicuramente è il problema, che la mia amministrazione non ha nessuna intenzione di nascondere ma, anzi, vuole continuare ad affrontare di petto come stiamo facendo dal primo giorno. La soluzione del problema è rappresentata dal completamento del collettore fognario, che dovrà essere completato entro il prossimo 31 dicembre. Come più volte abbiamo ribadito, questa importante opera rappresenta l’unica soluzione e la strada finora seguita nell’esecuzione dei lavori non è stata sempre lineare, ma piena di ostacoli, denunce alla Procura della Repubblica, richieste di incontri alla Prefettura per richiedere agli Enti gestori lo spostamento dei sottoservizi. Sono queste le ragioni del ritardo accumulato nel completamento di un’opera che da tutti gli esperti della materia è considerata la soluzione al problema. Certo, so pure che leggendo Facebook sembra che vi siano centinaia di auto proclamatisi esperti che propongono soluzioni alternative di tutti i tipi e di tutti i generi. Gli stessi che ogni giorno sparano post a raffica accusando me e tutti coloro i quali negli anni si sono occupati di questa vicenda di non avere capito nulla. Mentre loro avrebbero capito tutto e avrebbero la soluzione pronta. Li invito sin da subito in municipio per confrontarci. Ma non lo faranno, perché un conto è sparare nel mucchio sui social, un altro amministrare e produrre risultati concreti. Chiusa questa parentesi, vi aggiorno sullo stato dei lavori. In atto mancano tre stazioni di sollevamento che nasceranno in via Cannizzaro, dove da alcuni giorni sono iniziate le fasi di trivellazione dopo la realizzazione del ponteggio a protezione degli edifici circostanti, per passare così agli scavi. Nel frattempo stanno per concludersi i lavori della nascente stazione di sollevamento in via Vittorio Emanuele Orlando in corrispondenza del torrente Barriera. L’ultima stazione di sollevamento, secondo il progetto, nascerà sotto il Lungomare dei Ciclopi, di fronte piazza Luchino Visconti. Terminati i lavori si dovrà attivare tutto ciò che è necessario per la messa in funzione del collettore, ad iniziare dal collegamento con il depuratore di Pantano d’Arci a Catania. La Regione Siciliana è la stazione appaltante e una volta terminata l’opera la consegnerà all’Ati, così come noi daremo in gestione le fognature secondarie che dall’Ati stessa saranno affidate alla Sie, in qualità di soggetto gestore. Come comune di Aci Castello, stiamo proseguendo alle verifiche nelle abitazioni o nei condomini che hanno dichiarato di essere in possesso di un sistema di depurazione. Ad occuparsene sono un team composto da un vigile urbano, un tecnico e due operai. Stessi controlli che abbiamo chiesto effettuare ai comuni limitrofi. Come si evince da quanto ho scritto, dietro la nascita del collettore fognario vi sono molti step da seguire e molte volte occorre la collaborazione tra le istituzioni. Sono sempre in contatto con il commissario straordinario unico alla depurazione, Fabio Fatuzzo, che incontrerò nuovamente in questi giorni. Abbiamo tutti a cuore il nostro mare, non vogliamo che si continuino a mettere in cattiva luce le nostre zone. E ripeto: siamo disposti a confrontarci con chi ha competenze per proporre un’alternativa per risolvere il problema, insieme ai tecnici ed esperti del settore“.
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