Dopo quella del presidente albanese, visita istituzionale nel territorio provinciale catanese ed etneo dell’ambasciatore azero a Roma Rashad Aslanov e del suo primo consigliere Vugar Hajiyev, che nello specifico hanno anche visitato l’ospedale acese.
La visita dell’ambasciatore all’ospedale di Acireale
Rashad Aslanov e Vugar Hajiyev in compagnia del console Domenico Coco e di Antonino Amato hanno visitato l’Uoc di Odontoiatria Speciale Riabilitativa nel paziente disabile dell’ospedale “Santa Marta e Santa Venera“: ad accogliere presenti il direttore generale di Asp Catania Giuseppe Laganga Senzio, il direttore amministrativo della stessa Tamara Civello, il direttore dell’Uoc di Odontoiatria Speciale Giuseppe Riccardo Spampinato, il direttore medico dello stesso Rosario Cunsolo.
L’ambasciatore soddisfatto di ciò che aveva appena visto ha commentato così:
“È stato un piacere visitare questo ospedale, ed è stata una scoperta molto interessante il reparto di Odontoiatria Speciale. Stanno svolgendo una missione molto nobile. Credo che il modello sia esportabile anche fuori dalla Sicilia per avere ancora più attenzione a questo importante lavoro“.
Qui invece la testimonianza del direttore generale Giuseppe Laganga Senzio:
“Abbiamo presentato all’ambasciatore Aslanov una struttura di eccellenza, dedicata ai pazienti più fragili, che rappresenta un modello unico nel panorama siciliano, sia per le competenze specialistiche, sia per la sua capacità innovativa. Abbiamo messo a disposizione dell’ambasciatore il nostro know how e siamo pronti a collaborare per promuovere questo modello assistenziale in Azerbaigian“.
Il confronto con l’europarlamentare Marco Falcone
Rashad Aslanov tra gli incontri che ha sostenuto, uno di questi lo ha fatto con il vice capo della delegazione italiana nel Ppe, nonché Marco Falcone durante i quali hanno discusso delle delle tematiche inerenti i rapporti tra i due paesi:
“Malgrado la risoluzione molto severa approvata dal Parlamento Europeo a Strasburgo abbiamo voluto incontrare l’ambasciatore Aslanov perché, pur nella fermezza su diritti umani e libertà democratiche, riteniamo che tenere aperti i canali del dialogo sia indispensabile per arrivare alla pace nel Caucaso. Parliamo di una regione strategica per l’Europa e l’Italia. L’amicizia con l’Azerbaigian rappresenta per la nostra nazione un punto di riferimento, veicolo per traffici commerciali ed energetici che ci auguriamo sempre più prosperi. L’Italia, grazie al lavoro del ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha assunto un ruolo fondamentale nel dialogo fra gli attori regionali. Siamo convinti che l’Ue debba continuare a muoversi in questa direzione, con l’obiettivo di una stabilità duratura nel Caucaso meridionale“.