Nonostante siano trascorsi mesi dall’ultima eruzione dell’Etna e di conseguenza anche dalle dichiarazioni di possibili e inerenti aiuti economici provenienti dalle istituzioni regionali e nazionali i sindaci di otto comuni (Aci Sant’Antonio, Pedara, Trecastagni, Zafferana Etnea, Viagrande, Nicolosi, Santa Venerina, Milo) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in merito a ciò.
La nota congiunta degli otto sindaci
“Dopo le copiosa caduta di sabbia vulcanica di questa estate, i comuni dei paesi coinvolti hanno sostenuto le spese per la rimozione di ingenti quantità di residui piroclastici, e lo hanno fatto, nonostante i bilanci siano in forte sofferenza, a seguito delle rassicurazioni del governo nazionale e regionale, e dalla dichiarazione dello Stato di Mobilitazione Straordinaria firmata dal ministro Musumeci. Siamo giunti a dicembre, adesso, e di questi interventi di ristoro non c’è traccia. A seguito del decreto della Protezione Civile si è attivata sì la procedura, che però va a rilento. Per questo chiediamo un immediato intervento per definire l’iter burocratico finalizzato a sostenere gli Enti locali che, a fine anno, si ritrovano senza la liquidità necessaria. È necessario che questi interventi non rimangano confinati nel novero degli annunci, col rischio di essere bollati come spot: serve dar seguito concretamente alle parole, e serve farlo adesso”.
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