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Memoria di Papa Francesco, la testimonianza di Perla della Consulta degli studenti

La morte di Papa Francesco non ha coinvolto soltanto il mondo ecclesiastico, ma ha suscitato sensibilità da parte di gran parte della popolazione, a cominciare dai più giovani, come racconta il segretario della Consulta provinciale degli studenti di Catania Andrea Perla.

Il segretario della Consulta provinciale degli studenti di Catania Andrea Perla (foto di repertorio)

Il racconto di Andrea Perla

Domanda: In cosa individuate il fatto che Papa Francesco sia stato vicino a voi giovani?

Risposta:Papa Francesco ha saputo parlare ai giovani con parole semplici e sincere, indicandoci la strada del coraggio, dell’ascolto e della speranza. Il suo impegno su temi come la giustizia sociale e la lotta contro le disuguaglianze ha reso il suo messaggio vicino alle nostre esperienze quotidiane. Inoltre, il suo recente impegno politico per la pace e i diritti umani ha consolidato il suo ruolo di guida morale, evidenziando la necessità di un cambiamento autentico nella società“.

D: Quali sono i valori trasmessi agli adolescenti da parte sua?

R: Papa Francesco ha trasmesso ai giovani l’importanza della solidarietà, della responsabilità sociale e della compassione. Ha incoraggiato tutti a impegnarsi per il bene comune e a lottare contro le disuguaglianze, sia sul piano sociale che economico. Ha anche messo in evidenza la necessità di rimanere fedeli ai propri principi, affrontando con coraggio le difficoltà quotidiane e promuovendo sempre la pace e la giustizia“.

D: Quali sono i lasciti per le generazioni successive secondo lei?

R:Il lascito di Papa Francesco per le generazioni future risiede in una visione di una Chiesa che sia sempre più vicina ai bisogni concreti della società, con un forte impegno per la giustizia sociale. La sua lotta costante per i diritti umani e la dignità di ogni individuo rimarrà una guida per chi vorrà impegnarsi in una causa di pace e di rinnovamento delle strutture sociali, economiche e politiche, mirando a una società più giusta e solidale“.

D: Come applicare tutto questo nel rapporto tra giovani e Cattolicesimo?

R:Per applicare gli insegnamenti di Papa Francesco, i giovani devono essere protagonisti di una fede che si traduce in azioni concrete. La Chiesa deve rimanere un faro di speranza e di guida morale, impegnandosi a rispondere alle sfide attuali con un forte impegno civile. I giovani, attraverso il loro esempio, devono contribuire a promuovere una società basata sulla giustizia, la solidarietà e il rispetto per i diritti umani“.

D: Che idea si è fatto di tutto ciò che si è detto e sentito in questi giorni?

R: Papa Francesco ha detto: “Voi giovani siete la speranza del mondo”. Sono pienamente convinto che lui volesse soprattutto trasmettere consapevolezza, dove anche la politica non è solo un luogo di potere, ma uno strumento per il bene comune. È attraverso il nostro impegno che possiamo realizzare i valori di giustizia e fraternità, dando il nostro contributo per un cambiamento positivo nella società“.

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