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Festa del lavoro: come è nata e come si vive oggi

Ogni 1 maggio di ogni anno in buona parte del mondo si celebra una delle ricorrenze più sentite al mondo: la Festa del lavoro o Festa dei lavoratori, in memoria di tutte le battaglie condotte in favore dei diritti dei lavoratori.

Uno dei tanti calendari sul mese di maggio, si nota giorno 1 come festivo nonostante non sia una domenica

Le origini della ricorrenza

Le origini risalgono alla seconda metà del XIX secolo negli Stati Uniti e di riflesso anche in Europa: nel 1866 in Illinois è stata realizzata la prima legge sulla regolamentazione sugli orari di lavoro, entrando in vigore proprio il primo maggio successivo, mentre in Europa il verbo venne portato dalle organizzazioni di matrice socialista e marxista; ma tutto ciò in America “non bastò più”: fu così che l’1 maggio del 1886 si puntò ad estendere i regolamenti approvati in Illinois in tutta la nazione e se non fosse stato così si sarebbe scioperato ad oltranza, motivo per cui ci fu una dura repressione i giorni successivi. Nonostante ci fossero stati anche dei morti, il tribunale che giudicò nel 1887 i colpevoli non andò oltre la reclusione, probabilmente anche sotto pressioni internazionali da parte della Germania.

Fu così che nacque ufficialmente la ricorrenza del primo maggio su proposta del presidente statunitense Grover Cleveland; dopo gli Usa anche in altri territori occidentali si passò ad ufficializzare la data, su tutti durante la II Internazionale a Parigi nel 1889 dove fu ufficialmente riconosciuta dal socialismo internazionale.

Un pezzo di una locandina di un concerto del primo maggio di alcuni anni fa

Il primo maggio in Italia

La prima manifestazione italiana avvenne nel 1888 a Livorno proprio in risposta a ciò che avvenne a Chicago, anche se per avere un accordo effettivo si arrivò al 1919 con la Fiom che si accordò per otto ore giornaliere e 48 settimanali; durante il ventènnio la Festa del lavoro, per andare a differenziarsi coi mondi socialisti venne spostata al 21 aprile in quanto sarebbe il Natale di Roma (la tradizione del 753 a.C.). Soltanto nel 1946 la festività si riportò in data 1 maggio con ufficialità nel 1949.

Una delle grandi tradizioni italiane per il primo maggio, gite fuoriporta a parte, è senza dubbio il “concerto“, il quale a Roma o in altre città dove possa essere tenuto, incomincia nel primo pomeriggio per terminare fino alla serata.

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