I 101 lavoratori del Monalisa Contact in protesta dinanzi alla Prefettura di Catania
SERGIO ROMANO: “LAVORATORI DISPOSTI AD OCCUPARE, INSIEME ALLE LORO FAMIGLIE, LA SEDE DEL CALL CENTER”
Seconda giornata di protesta dei lavoratori del call center Monalisa Contact che si sono ritrovati dinanzi la Prefettura di Catania per gridare i propri diritti, dopo che l’azienda ha dichiarato una procedura di mobilità per cessazione di attività. Si è fatto portavoce di questa protesta Sergio Romano, segretario provinciale di UILTuCS che proprio lunedì ha partecipato all’ultimo tavolo di confronto tra azienda e rappresentanti dei lavoratori, incontro che ha dato esito negativo. “Purtroppo, l’azienda ci ha chiuso ogni eventuale trattativa, dato che noi chiedevamo un anno di cassa integrazione, ma ci è stato detto che la Monalisa Contact non può concederla perché non ha i requisiti adatti. L’azienda – prosegue Sergio Romano – ci ha, quindi, ribadito che per rilanciare il call center necessita di cambiare la natura dei contratti esistenti in Co. Co. Co. che a parere mio rappresentano una vera e propria forma di caporalato legalizzato”.
Azione di protesta che non si fermerà qui, dato che i 101 lavoratori coinvolti in questa amara vicenda non vogliono essere l’ennesima voce nel deserto, ma hanno intenzione di lottare sino alla fine per cercare di trovare un punto d’incontro che possa salvaguardare, almeno in parte, il loro futuro. “Ringrazio il viceprefetto Marco Otero che ci ha ricevuti dimostrandoci la propria solidarietà. Abbiamo chiesto un tavolo di concertazione con la presenza di Monalisa Contact e di Aura che è la società che gestisce la commessa Vodafone, per tentare di trovare un punto d’incontro che sinora mai c’è stato e per porre le nostre domande. Protesta che comunque non finirà qui – conclude Sergio Romano – dato che i lavoratori sono disposti ad occupare la sede del call center insieme alle proprie famiglie”.