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DL RILANCIO. LA MANOVRA PER AUTONOMI E FAMIGLIE, MA CHI RIENTRA NEGLI INCENTIVI?

Partiamo con la cancellazione dell’Irap per tutte le imprese ed i lavoratori autonomi che hanno realizzato sino a 250 milioni di fatturato.

Si velocizza, invece, la procedura della Cassa Integrazione in Deroga, col datore di lavoro che avrà la possibilità di chiedere direttamente all’INPS e non più alla regione di competenza; eliminando così casi come quello riguardante la Sicilia con famiglie che ancora aspettano l’arrivo della CIG in deroga. La portata della Cassa Integrazione è stata aumentata sino ad un massimo di 18 settimane, mentre ci sarà un blocco dei licenziamenti per almeno 5 mesi.

Torna nuovamente il tanto discusso incentivo di 600 euro per i liberi professionisti che già hanno beneficiato di tale incentivo nel mese di marzo (moneta arrivata ad aprile). Questi “benefici” verranno elargiti in maniera automatica a chi già ne ha fatto richiesta in precedenza. Mentre per il mese di maggio arriverà un incentivo di 1000 euro solo ai liberi professionisti che hanno perso il 33% nel reddito nel 2020 rispetto allo stesso bimestre del 2019. I 600 euro andranno anche ai lavoratori stagionali del turismo e stabilimenti termali, a quelli del settore agricolo e ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno cessato il lavoro di contratto in essere e che si trovano senza un contratto e non siano titolari di altri incentivi o forma di aiuti, ai lavoratori dello spettacolo. Per i co.co.co. per il mese di maggio avranno un’indennità di 1000 euro.

Viene anche inserito il Reddito di Emergenza (REM) per le famiglie che sono in difficoltà e che abbiano un ISEE inferiore a 15 mila euro e un patrimonio mobiliare di massimo 10 mila euro che può essere incrementato di 5 mila euro per ogni componente del nucleo familiare e sino a 20 mila euro. Gli aiuti del REM andranno dai 400 agli 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare e bisogna presentare domanda all’INPS entro giugno per poterlo ottenere.

Per l’editoria s’innalza il credito d’imposta per investimenti pubblicitari al 50% e si avrà un credito d’imposta dell’8% sulla spesa della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali. Basterà questa manovra per incentivare l’informazione? Dato che alle aziende serve liquidità in questo momento, ci sono persone disposte ad investire per la pubblicità sui mezzi di comunicazione?

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