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Natale al tempo del Covid: tra restrizioni e nuovi decreti

Quest’anno non sarà un Natale come gli altri, la delicata situazione in cui ci troviamo richiede impegno e fantasiose soluzioni. Come si stanno preparando i commercianti, e cosa sta facendo il nostro Governo in previsione delle festività?

Da quel che sappiamo, con il nuovo Dpcm di Natale il Governo dice no all’allentamento delle restrizioni, facendo così restare chiusi bar e ristoranti dalle 18:00 anche in zona gialla, e impedendo spostamenti nelle seconde case anche nello stesso Comune. Una stretta significativa e decisamente più dura se paragonata al periodo estivo, con l’obiettivo di evitare un’impennata di contagi a gennaio. A partire dal 19 dicembre fino al 10 gennaio gli spostamenti tra regioni non saranno consentiti e resta invariato il coprifuoco alle 22:00 anche a Natale e Capodanno.

Al minimo sono ridotte le speranze che restino aperti impianti sciistici, alberghi e attività della ristorazione nelle zone montane. Poco rassicurante anche la situazione nelle zone urbane dove i consumatori a seguito delle chiusure dei negozi nelle zone arancioni e rosse hanno ripiegato nello shopping online, iniziato già nella settimana del black friday, il giorno più atteso dell’anno per gli amanti dello shopping.

In attesa di novità riguardanti nuovi decreti e misure anticovid possiamo solo sperare che Parlamento e Regioni trovino un accordo che metta in sicurezza commercianti e consumatori, evitando comunque scenari analoghi a quelli che hanno scaturito questa seconda ondata.

Durante un periodo dell’anno, che simboleggia valori come la famiglia, l’unione, ci si augura che i cittadini si avvalgano di quel senso di responsabilità che, paradossalmente, ci impone il contrario.

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