Covid, vaccino e immunità di gregge: cosa sta succedendo e cosa succederà
Dopo quasi un anno, finalmente, forse, la prima buona notizia di questo 2020 ormai agli sgoccioli: il vaccino anti-Covid è in fase di distribuzione già in Paesi come Regno Unito, Stati Uniti e Russia che hanno già iniziato la campagna di vaccinazione.
Tra i vaccini all’ultima fase di sperimentazione il più rinomato è lo statunitense Pfizer, ma non l’unico. Altre case tra cui Johnson & Johnson, Moderna e AstraZeneca sono alla medesima fase e stringono accordi con i Paesi per la distribuzione.
Ma cerchiamo di far luce sulla questione e capire quali e quando arriveranno in Italia questi vaccini?
Il nostro Governo ha da poco stretto un primo accordo europeo con ben sei case farmaceutiche, per un totale complessivo di circa 200 milioni di dosi. Questo numero permetterebbe di vaccinare l’intera popolazione e conservarne delle scorte. Saranno infatti necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione, a distanza di poco tempo.
La campagna di vaccinazione in Italia partirà con circa 1.800.000 dosi distribuite da Pfizer e inviate alle Regioni, come ha annunciato il Commissario Arcuri. I primi ad essere vaccinati saranno le categorie che il Governo ha definito prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante negli ospedali pubblici e privati e personale delle residenze per anziani. Il vaccino sarà gratuito per tutti gli italiani e verrà somministrato in tempi diversi, a seconda della professione, dell’età e delle patologie.
Tuttavia, al di là delle linee guida per il piano vaccinale al Covid, che il Parlamento approvò il 2 dicembre scorso, l’Italia insieme agli altri paesi europei attende la decisione dell’EMA (Agenzia europea dei medicinali) prevista per lunedì prossimo 21 dicembre e che darà “via libera” alla tanto attesa distribuzione e somministrazione.
Subito dopo Pfizer, sarà il turno di Moderna a fornire i vaccini all’Italia, ma anche in questo caso si attende l’ok da parte dell’ente governativo americano che si occupa di distribuzione di prodotti farmaceutici (FDA) e, a seguire, l’autorizzazione dell’EMA prevista per il 12 gennaio.
E’ chiaro che siamo davanti alla più grande campagna vaccinale a cui si appresta l’Italia per poter sconfiggere, si spera in modo definitivo, il Coronavirus. Al momento comunque non è prevista da parte del Governo l’obbligatorietà della vaccinazione.
Si spera dunque che da fine gennaio si parta con la vaccinazione delle fasce prioritarie indicate. Se tutto procederà secondo i tempi e ci saranno forti adesioni, l’idea dell’immunità di gregge non è poi così lontana.