In malattia e a casa per aggirare l’obbligo del Green Pass
Secondo una stima di Repubblica sono tra gli 800 mila e 1 milione i lavoratori che non effettuano i tamponi e restano assenti dal lavoro dallo scorso 15 ottobre, data nella quale è stato introdotto l’obbligo del Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro.
Dalla stessa data all’INPS sono stati inviati circa 94 mila certificati di malattia a fronte dei circa 76 mila del venerdì precedente per un incremento pari al 23,6%.
Ma c’è di più. Il successivo lunedì 18 ottobre i certificati di malattia pervenuti all’INPS sono stati ben 152 mila, attestandosi poi intorno ai 90 – 95 mila.
Le assenze maggiori si registrano nel settore dei trasporti pubblici con circa il 10% degli autisti assenti per malattia.
Alcuni uffici registrano anche assenze per così dire “strategiche”, a metà settimana. In questo modo si possono ridurre da tre a due i tamponi settimanali che servono per ottenere il Green Pass.
In agricoltura il 25% circa dei braccianti, circa 100 mila, secondo la stima di Coldiretti, sono senza Green Pass. Ma in questo caso vi sono anche molti stranieri che sebbene vaccinati non hanno ancora il Certificato verde per motivi burocratici.
Anche in Sicilia i certificati di malattia che lunedì 11 ottobre scorso erano stati 10136, il lunedì successivo, dopo l’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass sono aumentati a 12007, secondo il dato fornito da INPS Sicilia (+18% circa).
In una intervista al “Giornale di Sicilia” il Segretario regionale della FIMMG (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), Luigi Galvano, ha dichiarato che “nell’ultima settimana le richieste di malattia per la durata di due o tre giorni sono aumentate nettamente per cui è necessaria la massima cautela”.