CRONACACULTURAFESTES. ABATESTORIATURISMO

Camporotondo, successo dei Festeggiamenti di Sant’Antonio Abate

Sant’Antonio Abate nel circondario tra l’Etna e il Sieli non è soltanto una festa misterbianchese: questo fine settimana è stato festeggiato anche a Camporotondo Etneo dove è Santo Patrono e viene festeggiato ogni prima domenica di agosto.

L’excursus storico

L’origine storica sulla prima domenica di agosto (precisamente la più vicina possibile alla data del 6), è dovuta ad una importante ricorrenza storica della città etnea: durante lo sbarco alleato in Sicilia nell’estate del 1943, gli Angloamericani avanzarono a discapito delle forze dell’Asse (Germania e Italia), motivo per cui bombardarono Camporotondo Etneo con lo scopo di far arretrare gli eserciti nemici; nel frattempo la popolazione camporotondese in preda ad un legittimo panico di una possibile contromossa avversaria (nonostante i bombardamenti non registrarono alcuna vittima), pregarono il loro Patrono affinché li protegesse dal “disastro” bellico, il destino volle infatti che il 6 agosto l’esercito tedesco abbandonò il territorio circostante e da allora si decise di ricordare Sant’Antonio Abate in questo periodo dell’anno in memoria di questa grazia.

I festeggiamenti avvenuti

I Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate hanno visto la partecipazione di moltissimi cittadini camporotondesi e non, alla presenza di numerosi personaggi istituzionali, che fossero amministratori territoriali o addirittura facenti parti di deputazioni partitiche, nel trascorrere la processione, lo spettacolo pirotecnico dei fuochi d’artificio, la tradizionale infiorata (ritenuta come una delle originalità della tradizione camporotondese), le candelore e momento fondamentale è stato quando il primo cittadino Filippo Rapisarda ha consegnato una targa ricordo al sacerdote che precedentemente era insediato presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate (sita nell’omonima piazza).

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio