Covid-19: Una Pasqua diversa
Una Pasqua diversa, le strade e le piazze deserte, nessun bambino fuori a godere della bella giornata, dei regali e delle uova di cioccolato.
Tutti nel rispetto delle regole sono rimasti a casa.
Non vi sono state le belle manifestazioni religiose della nostra tradizione: gli altari della Reposizione del giovedì santo con la visita delle Chiese del centro storico, la processione del Cristo morto il venerdì e la grande veglia pasquale del sabato santo.
Sono mancati gli abbracci, i baci per lo scambio degli auguri e la messa domenicale del giorno di Pasqua.
Malgrado ciò non sono mancate le nostre tradizioni culinarie da condividere e da mostrare soltanto per immagini via social, cosi le nostre bacheche virtuali si sono riempite di “agnello al forno”, di “cuddurri ccu ll’ova”, “biscotti”, “raviole”, “torte”, “dolci di ricotta”.
Ma le nostre tavole, benché limitate ai soli componenti del nucleo familiare, si sono ingrandite virtualmente, tramite gli strumenti della comunicazione odierna, con le immagini dei parenti e degli amici.
È stata una Pasqua diversa, nella speranza di poterci nuovamente riabbracciare e godere delle piccole cose che la vita ci riserva ogni giorno.