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L’economia di Francesco, Giovani protagonisti e nessuno indietro.

L’iniziativa si è sviluppata in seguito all’invito che il Santo Padre ha inviato a economisti, studenti, imprenditori ed imprenditrici under 35 lo scorso primo maggio 2019, in occasione della festa di San Giuseppe Lavoratore.

Il Papa in questo modo ha voluto far nascere un gruppo di esperti qualificati per dare vita a un processo evolutivo dell’economia che possa essere sempre più giusta, fraterna e sostenibile e soprattutto non lasci indietro nessuno.

Momento finale sarà poi un incontro che si terrà ad Assisi, la città di San Francesco, nell’autunno del 2021.

L’organizzazione è affidata ad un Comitato Organizzatore composto da: Diocesi di Assisi, Istituto Serafico, Comune di Assisi, Economia di Comunione, e con il supporto, a nome della Santa Sede, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che patrocina l’iniziativa e le Famiglie Francescane.

Nei mesi scorsi vi sono stati eventi in diretta streaming che hanno coinvolto i giovani partecipanti suddivisi in “12 villaggi tematici”: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; politiche per la felicità; CO2 della disuguaglianza; business e pace; Economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita.

Dopo ciò nei giorni dal 19 al 21 novembre scorsi e per 4 ore al giorno, giovani partecipanti di ogni parte del mondo hanno dato vita al Convegno per “The Economy of Francesco”, in diretta streming.

Impressionanti i numeri dell’evento. Pensate: oltre 3000 candidature con oltre 2000 partecipanti collegati da 120 Paesi tra cui: Argentina, Brasile, Francia, Germania, Italia, Messico, Portogallo, Regno Unito, Spagna, USA, solo alcuni di essi.

Dal 19 al 21 novembre vi sono state ben 45.569 visualizzazioni, 23.334 utenti collegati per 7.713 ore di visualizzazioni.

I partecipanti sono stati 2000 giovani, under 35 di tutto il mondo, economisti, studenti, imprenditori, operatori sociali spinti dal fine comune di costruire insieme un mondo più sostenibile e con maggiore equità sociale.

A chiusura del Convegno “The Economy of Francesco”, Papa Francesco, in diretta streaming ha detto, rivolgendosi ai Giovani partecipanti: «La gravità della situazione attuale, che la pandemia del Covid ha fatto risaltare ancora di più, esige una responsabile presa di coscienza di tutti gli attori sociali, di tutti noi, tra i quali voi avete un ruolo primario: le conseguenze delle nostre azioni e decisioni vi toccheranno in prima persona, pertanto non potete rimanere fuori dai luoghi in cui si genera, non dico il vostro futuro, ma il vostro presente. Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra». Nel suo discorso Francesco ha continuato dicendo: «Non siamo condannati a modelli economici che concentrino il loro interesse immediato sui profitti come unità di misura e sulla ricerca di politiche pubbliche che ignorino il costo umano, sociale e ambientale» perché, continua il Papa, non possiamo «contare su una disponibilità assoluta, illimitata o neutra delle risorse. No, non siamo costretti a continuare ad ammettere e tollerare in silenzio nei nostri comportamenti che alcuni si sentano più umani di altri, come se fossero nati con maggiori diritti».

Nel suo discorso Papa Francesco chiede a tutti i giovani di prendere atto che non risulta più possibile andare avanti con l’attuale modello di economia sempre meno sostenibile. Per questo chiede la sottoscrizione di un “patto” per dar vita a un nuovo modello economico.

Sempre rivolgendosi ai Giovani il Papa continua dicendo: «Siete chiamati a incidere concretamente nelle vostre città e università, nel lavoro e nel sindacato, nelle imprese e nei movimenti, negli uffici pubblici e privati», «è tempo, cari giovani economisti, imprenditori, lavoratori e dirigenti d’azienda, è tempo di osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi possano diventare protagonisti». Niente scorciatoie, chiede il Pontefice, ma piuttosto occorre sporcarsi le mani in prima persona.

E, continua Papa Francesco, chiedo che nella “nuova economia” occorre «dare voce e dignità ai poveri e agli scartati superando la logica del solo assistenzialismo» e, ha ribadito che «non si tratta solo o esclusivamente di sovvenire alle necessità più essenziali dei nostri fratelli. Occorre accettare strutturalmente che i poveri abbiano la dignità sufficiente per sedersi ai nostri incontri, partecipare alle nostre discussioni e portare il pane alle loro case. E questo è molto più che assistenzialismo: stiamo parlando di una conversione e trasformazione delle nostre priorità e del posto dell’altro nelle nostre politiche e nell’ordine sociale»

Infine il Papa lancia un appello ai Giovani: «Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più “gli altri”, ma che impariamo a maturare uno stile di vita in cui sappiamo dire “noi”. Ma un “noi” grande, non un “noi” piccolino e poi “gli altri”, no, questo non va». «È tempo che diventino protagonisti della loro vita come dell’intero tessuto sociale. Non pensiamo per loro, pensiamo con loro».

(Logo del convegno)

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