Spunti e Disappunti

COS’E’ IL CORPO UMANO? SOLO LUOGO DEL DOLORE E DELLA PASSIONE?

“Mens sana in corpore sano” dicevano i romani. E loro si che se ne intendevano di corpo e di mente! Loro che hanno conquistato il mondo allora conosciuto, dominandolo per mille anni, loro che hanno dilatato il tempo e lo spazio, incarnando l’eternità. Ma ritorniamo ai giorni nostri. Noi che adesso “custodiamo” gelosamente il nostro corpo nel segreto delle case, tra la cucina e il soggiorno; noi che restiamo rintanati dentro per paura d’essere contagiati; noi che esploriamo le cellule del nostro organismo, che centelliniamo gli attimi di salubrità e serenità, che misuriamo temperature e sicurezza e che abbiamo trasformato il nostro corpo in effigie di paura e in presidio sanitario permanente. Certo, il corpo è anche “luogo” del dolore, simulacro di passione e di mancamento. Noi però non siamo solamente cellule e finimenti, non siamo solo carne e carnagione. “Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita”, ripeteva ai suoi alunni il mitico prof. Keanting nel film “L’attimo fuggente”. Ecco, l’uomo è pathos, passione, sentimento. L’uomo è emozione, amore, sfinimento. Il corpo umano è un “luogo” bellissimo, è la sintesi delle “strabilianti bellezze del creato”. Di più. Noi siamo energia pura, capace di dare valore e senso al tempo e allo spazio. Di più. Noi siamo “immagine e somiglianza di Dio”. Cioè, siamo eterni. Siamo fragili e possenti, limitati nello spazio e immensi, definiti nel tempo e infiniti, capaci di meraviglie, ma anche di cose indegni. Ma il corpo fa di più, dà sostanza all’amore, alle passioni, all’ineffabile. Il corpo dà essenza alle emozioni, ai sentimenti, all’impercettibile. Il corpo è principio e fine di ogni cosa. Ce lo dice pure il Cantico dei Cantici.

Il corpo è linguaggio d’amore, è messaggero d’amore, conduttore di meraviglie e di carnalità, di infinito e di visibile, di spirituale e di umano. Anche il corpo è essenziale alla salvezza dell’uomo e al processo salvifico dell’umanità, con le sue intuizioni e definizioni spazio-temporali. Il corpo umano è un veicolo, potente e unico, capace di “trasportare” l’uomo, di percepirne la natura intrinseca, di spiegarne i misteri insondabili. E non sarà certo un minuscolo “agente” a poterlo fermare. In poche parole, il corpo è il più bel mezzo di trasporto che sia mai stato inventato. Che ci conduce verso Qualcosa e verso Qualcuno…

“Quantu si’ bedda amuri miu.

Quantu si’ bedda.”

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