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Aumento dei contagi anche in Italia. Quali possibili svolte?

Dopo l’incontro con i Presidenti della Regioni il Governo starebbe lavorando a un nuovo provvedimento che potrebbe vedere la luce domani o al più lunedì prossimo.

Al vaglio del Consiglio dei Ministri il varo di una nuova Certificazione Verde che dovrebbe essere disponibile soltanto per le persone che siano guarite da Covid-19 oppure per i vaccinati.

Sarà questo nuovo “Super Green Pass” che darebbe la possibilità ai possessori di poter accedere a sale cinematografiche, bar, ristoranti, stadi e locali pubblici in genere.

Allo studio vi è anche la possibilità che il Super Green Pass venga esteso anche per l’accesso ai mezzi pubblici (treni regionali, bus, tram, metropolitane).

Vi sarebbe anche l’ipotesi di imporre l’obbligo del vaccino anti-Covid-19 per le forze dell’ordine, per il personale della scuola ed eventuali altre categorie.

Altro aspetto che verrà valutato nelle prossime ore è quello dei tamponi. Da indiscrezioni resteranno validi soltanto per andare al lavoro ma la loro validità potrebbe scendere dalle attuali 72 a 48 ore per i tamponi molecolari e da 48 a 24 ore per quelli antigenici.

Viene inoltre valutata l’obbligatorietà della mascherina, anche all’aperto per l’intero territorio nazionale, come del resto già in vigore nella Regione Siciliana.

Con riferimento all’ipotesi di imporre l’obbligo della vaccinazione per alcune categorie di personale è intervenuto il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, il quale lo ha proposto, come anzidetto, per tutte le forze di polizia e di emergenza e per tutti i dipendenti pubblici che lavorano agli sportelli a contatto con il pubblico. E questo per un motivo fondamentale: alle forze di polizia si vorrebbe affidare un piano straordinario di controlli proprio in occasione della festività del Natale e quella di Capodanno con l’obiettivo di verificare il rispetto delle regole che saranno previste con l’adozione del Super Green Pass. Ma certamente sarebbe fortemente incoerente inviare per il controllo il personale non vaccinato.

Ma sorge anche il dubbio sul rispetto da parte degli agenti dell’obbligo della vaccinazione. Se non dovesse essere rispettato si rischierebbe la paralisi nell’ordine pubblico.

Stesso discorso varrebbe anche per la scuola.

Per i test occorre poi valutare le motivazioni che spingerebbero il Governo a limitarne la validità.

Validità che potrebbe scendere da 72 a 48 ore per i test molecolari e da 48 a 24 ore per quelli antigenici.

Ma quali le motivazioni per questa limitazione della validità? Il test antigenico, come affermato dagli scienziati, ha una attendibilità del 60 – 65% mentre quello molecolare si spinge fino al 99%. Ciò vuol dire che un terzo circa delle persone infettate dal virus non vengono intercettate dal test molecolare.

Inoltre mentre con il virus originario un positivo infettava al massimo 2 persone, con la variante Delta plus, che è quella che circola oggi, un positivo è in grado di contagiare 8-9 persone, così come avviene, ad esempio, con la varicella.

Proprio in questo sta il punto. Un falso negativo (quel terzo non intercettato dal tampone molecolare), con un indice di contagio così alto rischia di contagiare a sua insaputa tante persone dando vita a un vero e proprio focolaio.

In Italia continuano ad essere fatti moltissimi test, circa 60-700 mila al giorno. E di questi oltre il 70% sono antigenici.

Ben diverso, invece, il tasso di positività: 6 per cento circa per il test molecolare e 0,25 per cento per il test antigenico e di solito il test molecolare viene eseguito per confermare quello antigenico.

Ma eseguire tamponi molecolari per tutti quelli che dovranno utilizzarli per andare a lavorare non sarebbe possibile garantirli sia per i tempi di lavorazione (almeno 24 ore) sia per le strutture (in questo caso non potrebbero essere le farmacie).

Ma in ultimo anche il problema dei costi: un test antigenico costa circa 15 euro mentre un test molecolare 50 euro.

Su tutti questi dubbi dovrà prendere una decisione il Governo prima di varare le nuove regole per un “Green Pass” rafforzato.

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